Enza Bertoni
Un piccolo giardino, semplice, armonioso, con le sue rose
cespugliose, felici di trovarsi lì, una vecchia pianta di oleandro
bianco, ma soprattutto un glicine antico, che fa ombra con i suoi rami
e i suoi fiori dal delicatissimo profumo, alla casa, con i suoi vecchi
tronchi, pieni di solchi rugosi, che di tanto in tanto la padrona di
casa, per l'esigenza di dargli un aspetto più leggero, fa potare; ebbene, tutto questo è diventato il posto scelto da una coppia di
tortorelle, che circa due mesi fa hanno costruito un nido, sfidando
Wilma, la padrona di casa, che inizialmente non avrebbe voluto che quei
due piccoli uccelli nidificassero tra i vecchi tralci di glicine, poiché
tutto questo avrebbe frenato la potatura e il suo desiderio di avere
sempre tutto in ordine, neanche una foglia fuori posto..
Ebbene, le tortorelle hanno vinto sul sentimento e sul buon senso della loro ospite.
Il
nido è lì, abitato da una tortorella nata da poco, ma che già
occhieggia e si sposta tra le tessiture e i profumi del pergolato di
glicine. Ascolta e vigila sui nostro movimenti lenti, per via del caldo estivo e si guarda attorno attentamente.
La
piccola tortora si fonde bene con il ristretto, ma gradevole paesaggio,
un paesaggio cittadino, dove le piante facili e profumate dei gerani,
si mescolano ai pizzi e merletti, che la signora tiene tra le dita per i
suoi laboriosi lavori.
Lo stupore, per me, è grande, in questi pomeriggi afosi, trascorsi
in questo luogo per chiacchierare e bere un fresco caffè, poiché alzando
gli occhi osservo tra le foglie accarezzate dal vento, la testolina e
gli occhietti vispi della nostra amica tortorella, che gode del silenzio
e della frescura.
Ormai la tortorella vuole spiccare il volo, e ogni giorno fa dei piccoli passi lasciando il suo nido e spostandosi sui rami.
Mi
raccontava ieri Wilma, che stando in giardino, aveva sentito un
fruscio, e alzando gli occhi si era accorta che la sua piccola "amica"
aveva fatto notevoli passi, trascurando ormai quasi l'antico nido e
cercando felicemente la libertà.
Bene, è stata la tortorella una nostra compagna, misteriosamente
assegnata a quel giardinetto, che con la sua innocenza e semplicità ci
ha dato il tempo di riflettere sulle piccole cose. Non so da
dove potesse provenire, ma un senso di felicità autentico mi prese,
tanto che esultante ho detto alle amiche "mi sento appagata" !
Un'aria nuova viveva nel giardinetto, c'era stata l'esperienza di
far posto a tutti, allontanando la resistenza della padrona di casa. La Terra, l'Aria, il Sole, la Luce, l'Acqua sono complici di questa aria nuova, di questa libertà. C'è bisogno di queste creature e queste creature hanno bisogno di noi !
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