"Lo vede il dito? Lo vede che stuzzica? Che prematura anche?" |
Alceste
Scappellamento
a destra.
I fatti sono (forse) noti. In Francia il Consiglio
di Stato, dopo un parere di segno contrario di un Tribunale amministrativo
locale, su impulso del Ministero dell’Interno Manuel Valls, a sua volta mosso
da un altro impulso, ancor più deciso, del Presidente della Repubblica Francese
François Hollande, ha deciso di vietare la rappresentazione de Le mur,
spettacolo teatrale del comico Dieudonné M’Bala M’Bala.
Come se fosse antani
anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina?
Il comico è accusato di infarcire, i propri
disgustosi monologhi, di tirate antisioniste. Anzi, no. Antisemite. Finte
antisioniste: in realtà antisemite. Questi i motivi del divieto.
Tarapìa tapiòco.
Il comico è anche accusato di aver messo un uso
la quenelle (polpetta), un gesto per cui si porta la mano sinistra alla spalla
destra, estendendo obliquamente (in basso) il braccio (destro). Egli vuol forse
significare: “Ce lo stanno mettendo in c …”?. No. Tutti i principali giornali,
le istituzioni, l’arco parlamentare francese (compreso, in parte, il Front
National) giura che quello è un saluto nazista al contrario. Lo stesso gesto di
Antonio “Alex Drastico” Albanese, insomma, ”Io ce l’ho tanto!”; oppure di
Giovanni, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, nella scenetta di Nico e i Sardi: “Aiò,
patagarrosi!”. Però, questo, di M'Bala M'Bala è parecchio scorretto. Anzi nazista. Almeno credo.
Lo vede il dito? Lo
vede che stuzzica? Che prematura anche?
Per il Nouvel Observateur il comico, che
ricordiamolo, si chiama, Dieudonné M’Bala M’Bala è “già morto, spazzato via e
sepolto”. Amen.
… senza contare che la
supercazzola prematurata ha perso i contatti col tarapìa tapiòco.
In Francia, va bene, è
roba loro. Sapranno di cosa parlano.
Purtroppo l’ondata bipartisan tracima in Italia. Tutti
i giornali, da destra a sinistra, si sono schierati contro l’antisemita che,
ricordiamolo, si chiama Dieudonné M’Bala M’Bala. L’ultimo in ordine di tempo è
stato Furio Colombo che, dopo aver richiamato il maresciallo collaborazionista
Petain, il nazismo in terra francese, e gli orrori del nazismo in terra francese, nonché gli orrori dell’antisemitismo francese, ha pure richiamato gli orrori
della Seconda Guerra Mondiale nonché, con valide prove logiche, altri orrori
connessi alla Seconda Guerra Mondiale e all’antisemitismo francese (passato,
presente e futuro).
Antani, come se fosse
antani, per carità …
Io son d’accordo. C’è
solo un piccolo inciampo. Minuscolo, microscopico quasi; che spero di appianare
a breve termine, col sostegno validissimo del giornalismo italiano tutto (implacabile
e unisono, come si è visto). Non so chi sia Dieudonné M’Bala M’Bala. Non ho mai
sentito il suo nome prima d’ora. Non so di cosa si occupi, in realtà; che spettacoli
organizzi; quale sia la sua fede; di cosa discetti o sproloqui; quali siano le
parole, le frasi, i periodi incriminati. Ignoro tutto di lui, la nascita come
attore, la nazionalità, le partigianerie, le inclinazioni, la biografia e la
bibliografia. In Francia pare che sia famosissimo. E qui … ma non ho trovato
uno straccio di giornale che riportasse, imparzialmente, un estratto, un
inciso, un paragrafo, una chiusa, un florilegio delle cose (gravissime, pare)
dette da questo tizio. E non ho trovato, parimenti, un inquadramento
biografico, sociale, psicologico del personaggio stesso.
Improvvisamente, in
Italia, sono uscite una serie di notizie e invettive contro un tale che
nessuno, in Italia, sa chi sia o di cosa parli.
Indiggnazzione, tanta indiggnazzione. D’accordo. Ma
su cosa?
No, no, no,
attenzione! Noo! Pàstene soppaltate secondo l'articolo 12, abbia pazienza
…
Mi ricordo, circa un
secolo fa, l’intervento di un dirigente regionale del 'Grande Partito che fu' presso una sezione cittadina del 'Grande Partito che fu'. Tenne un intervento
durissimo in cui si scagliava contro un certo Robetti o Ronetti o Roberti (o
Bertoli?), il quale (Robetti o Ronetti o Roberti) aveva deragliato dalle
direttive inflessibili del 'Grande Partito che fu'. Aveva deragliato a livello
locale o provinciale o regionale. Sicuramente locale. Ma in modo imperdonabile.
L’intervento, breve, appassionato e durissimo,
come detto, fu salutato da un applauso finale. Quando l’accusatore se ne andò (avevano
sempre un gran fretta), uno degli astanti, un candido, se ne uscì con: “Ma
questo Robetti chi cazzo è?”. Nella saletta risuonò un silenzio tombale. Ma
noi ci fidavamo comunque.
… sennò posterdati,
per due, anche un pochino antani in prefettura ...
Son sicuro però che i prossimi giorni … il quadro
si chiarirà … uno scorcio di spettacolo … un estratto in traduzione … una testimonianza
imparziale … così, tanto per capire … giusto per delineare l’oggetto della
riprovazione … a fidarsi, ci fidiamo … ma, insomma, entrare così nella vita
culturale italiana, dire: “Questo fa schifo!” senza neanche citare la data di
nascita … via .. si fa la figura di certi matti con lo scolapasta in testa che,
ex abrupto, improvvisano tuonanti comizi contro il nulla … siamo vaccinati, adulti, scafati, democratici ... sappiamo distinguere il grano dal loglio ... Dai, un piccolo
sforzo, fatelo per noi …
Chi diavolo è Dieudonné M’Bala M’Bala?
Nessun commento:
Posta un commento