martedì 10 dicembre 2013

Laboratorio di traduzione: Philip Schultz, Failure


Di seguito anticipiamo la versione originale di Failure, emblematico testo-titolo della raccolta di Philip Schultz che elabora terapeuticamente il doppio cocente lutto della perdita e del fallimento, proprio tramite l’uso consapevole di quelle parole scritte che tanti problemi gli avevano dato in gioventù. Domando con fatica le sue due bestie nere: il dolore e la dislessia, Shultz riesce infine a salvare se stesso dal cono d’ombra proiettato da un evento lontano e pur capace di ipotecare sinistramente il futuro. E riusce soprattutto ad affrancarne la propria discendenza, come vediamo dalla dedica del libro: "For My son Augie, a success story". Ed è forse questa forma di successo interiore, il più difficile da conquistare, che il Pulitzer ha voluto premiare (fiorenza mormile).

FAILURE
To pay for my father's funeral
I borrowed money from people
he already owed money to.
One called him a nobody.
No, I said, he was a failure.
You can't remember
a nobody's name, that's why
they're called nobodies.
Failures are unforgettable.
The rabbi who read a stock eulogy
about a man who didn't belong to
or believe in anything
was both a failure and a nobody.
He failed to imagine the son
and wife of the dead man
being shamed by each word.
To understand that not
believing in or belonging to
anything demanded a kind
of faith and buoyancy.
An uncle, counting on his fingers
my father's business failures—
a parking lot that raised geese,
a motel that raffled honeymoons,
a bowling alley with roving mariachis—
failed to love and honor his brother,
who showed him how to whistle
under covers, steal apples
with his right or left hand. Indeed,
my father was comical.
His watches pinched, he tripped
on his pant cuffs and snored
loudly in movies, where
his weariness overcame him
finally. He didn't believe in:
savings insurance newspapers
vegetables good or evil human
frailty history or God.
Our family avoided us,
fearing boils. I left town
but failed to get away.

2 commenti:

  1. bellissimo omaggio a un fallito, dichiarazione d'amore struggente, rivendicazione e metamorfosi da demeriti a meriti. mi è piaciuta moltissimo, grazie

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  2. Grazie, Marta,
    per la condivisione. Perché più ci addentriamo nella traduzione più ci innamoriamo di questo poeta dalla passionalità controllata, fedele e spietatamente lucido allo stesso tempo. E il meglio deve ancora venire...

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