Maria Cristina Reggio
Fino a qualche anno fa, ogni autunno, si potevano vedere a Roma, in un
breve arco di tempo, alcune vere
"chicche", ovvero gli
spettacoli più interessanti che avevano attraversato i festival estivi di
teatro in Italia. Si poteva, ma ora, al tempo dei tagli discriminanti, non si
può più, così come tante piccole perle gustose, negli anni della crisi, non si
possono più assaporare. « Quest’anno Le Vie dei Festival non sarà un
festival dei festival - diceva alla conferenza stampa di presentazione Natalia
Di Iorio, ideatrice e direttore artistico dal 1994 - a causa dei duri tagli e
del trattamento mortificante che la mia associazione, Cadmo, e altre
associazioni romane hanno subito dal Comune. Per non rinunciare completamente
all’appuntamento, ho chiamato a raccolta gli artisti con cui lavoro da
trent'anni. Amici che aderiscono al Festival con generosità, solo per sostenere
la mia battaglia contro l’ingiustizia di cui siamo vittime. [...] Ho scoperto
solo allora, (il 3 ottobre, n.d.r.) che le
Vie dei Festival, come le altre associazioni, ha subito un taglio di contributo
del 50% - spiega la Di Iorio - quando le associazioni che hanno svolto attività
da luglio a settembre hanno visto in molti casi confermata la cifra della
precedente annualità o hanno subìto una riduzione massima tra il 10 e il 15 per
cento».
Il Comune, insomma, come sostiene la Di Iorio, ha confermato i contributi alle associazioni che
presentavano un programma appositamente articolato durante i mesi estivi,
mettendo nel surgelatore il resto, mediante il sistema dei tagli di contributo del
50%. Ed
è così che un incontro tanto atteso come le Vie dei Festival, che dal 1994 offre
uno sguardo sulle ultime ricerche italiane e internazionali in campo teatrale, e
che ogni anno dimagrisce sempre più, fino
alla quasi totale consunzione, ha compiuto questʼanno un vero miracolo: infatti il sipario dellʼamato Teatro Vascello ha aperto
i battenti per il festival dal 16 ottobre al 1° dicembre, nonostante la crisi e le forti
limitazioni di budget, con un calendario
davvero rutilante e variegato perché, più o meno ogni giorno cʼè un nuovo
spettacolo, con interventi di decine di artisti che hanno risposto con
generosità allʼappello di Natalia Di Iorio. Difficile elencarli tutti,
pressoché impossibile sceglierne pochi da consigliare, perché ognuno - c'è anche una
sezione dedicata al Teatro ragazzi - che partecipa a questa "festa" merita
una attenzione particolare: da Toni Servillo a Carlo Cecchi e Nicola
Piovani, a Fabrizio Gifuni, Maurizio Donadoni, Sonia Bergamasco, la compagnia
Scimone e Sframeli, Enzo Moscato, Sandro Lombardi, Enrico Iannelli e Tony Laudadio,
mentre del programma iniziale della manifestazione restano solo Mimmo Borrelli, Nicola Russo e il
Circus Klezmer.
Per consentire a ciascuno di fare la sua scelta, si allega il link con
il fitto programma: http://www.teatrovascello.it/2013_14/schede/vie_dei_festival.htmComunque stasera c'è una grande prova di tecnica attoriale di Fabrizio Gifuni con la sua lezione spettacolo Gadda e il teatro, un atto sacrale di conoscenza, da non perdere.
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