Samuel
Taylor Coleridge (21 ottobre 1772-25 luglio 1834) non fu un poeta prolifico. Di lui rimane
la collaborazione con William Wordsworth nelle Lyrical ballads, oltre ai capolavori La Ballata del vecchio marinaio, Christabel e l’incompiuto Kubla Khan. Residuano, inoltre, numerosi
esperimenti metrici e frammenti che egli elaborava a partire da modelli
romantici, soprattutto tedeschi (Coleridge studiò tedesco a Gottinga e tradusse
il Wallenstein di Friedrich Schiller
e il Faust di Goethe).
Il
seguente frammento, di sole sette righe, è il rifacimento di tre distici di
Schiller. Coleridge usa i distici schilleriani per scagliarsi contro i critici
e ribadire la propria personale visione poetica.
Nelle
prime due righe esige un lettore sorgivo (earnest, unbefangensten in Schiller, ossia
puro, impregiudicato), onesto, che dimentichi tutto (autore e lettore) per
risolversi nel libro, nella parola.
Nei
seguenti due versi accusa, invece, i critici troppo freddi per amare, per
essere sensibili, per capire il travaglio della creazione (Schiller dirà: “La colpa è facile, creare è difficile”; "Tadeln ist leicht, erschaffen so schwer"); negli ultimi tre definisce la
ricompensa somma del poeta: quella, cioè, che vede la parola trovare ricetto
nei cuori più benevoli e puri – cuori da cui essa potrà riverberarsi mille volte,
intera o a spezzoni, nelle più varie sfumature, in modo da guadagnarsi l’eternità.
Whom should I choose for my Judge? the earnest,
impersonal reader,
Who, in the work, forgets me and the world and
himself!
Ye who have eyes to detect, and Gall to Chastise the
imperfect,
Have you the heart, too, that loves, feels and rewards
the Compleat?
What is the meed of thy Song? 'Tis the ceaseless, the
thousandfold Echo
Which from the welcoming Hearts of the Pure repeats
and prolongs it,
Each with a different Tone, compleat or in musical
fragments.
Chi
devo scegliere per mio giudice? Il lettore impersonale, non compromesso,
Colui
che, nel leggere, dimentica me, e il mondo e se stesso!
Voi
che avete occhi per indagare, e la Malizia per punire l'imperfezione,
Avete
anche un cuore sensibile, che ama e premia la Completezza?
Qual
è la mercede della tua Canzone? È l’Eco, incessante,
Mille
volte ripetuta, che dai cuori benevoli si ripete e prolunga,
Ciascuna
con un tono diverso, integra o in frammenti musicali.
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