Come è difficile convincere chi non apre un libro neanche a pagarlo, che leggere può essere, anzi è, un'esperienza meravigliosa, una portentosa macchina del tempo e dello spazio, che ti consente di ascoltare voci lontane migliaia di anni o di chilometri, come se fossero accanto a te, dentro di te! Da tanti anni in Italia benintenzionati angeli della lettura si sgolano a ripetere che "leggere è uno spettacolo ricchissimo", "non è mai tempo perso", "è un'avventura del pensiero" (cfr. il video di YouTube che raccoglie, a cura di Miria Savioli e Francesca Vannucchi, le campagne audio-video di promozione della lettura dal 1985 al 2010). Ma i caparbi non-lettori resistono, fiutano l'inganno, non si lasciano incantare dalle espressioni ilari dei lettori-promotori che in questi spot saltellano sui prati con il loro bel volume in mano. Sanno benissimo, i non-lettori, che leggere richiede tempo e anche una certa fatica, soprattutto all'inizio, e che ti impedisce (almeno finché sei immerso nella lettura) di fare tante altre cose: una passeggiata con il/la fidanzato/a, una seduta in palestra, la visione di un bel film con gli amici...
Quello che non sanno, i non-lettori, è che tutti questi inconvenienti - il tempo, la fatica, il temporaneo isolamento - sono ampiamente ripagati da una serie di superpoteri come quelli dei supereroi della Marvel: perché chi si abitua a leggere, ha gli occhi e le orecchie puntati verso paesaggi ben più ampi di quello in cui ci tocca vivere.
Proprio come per i superpoteri, però, è meglio se l'allenamento alla lettura comincia presto, quando si è bambini o ragazzi, quando il tempo appare ancora sconfinato e le abitudini non si sono incancrenite. Ben venga quindi la proposta del ministro dei beni culturali Massimo Bray di lanciare un Piano nazionale di promozione della lettura, che abbia nelle scuole e nelle biblioteche il fulcro di azione. Di questo e di altro si parlerà oggi e domani durante la decima edizione del Forum del libro, che ha come tema per il 2013 Investire in conoscenza, cambiare il futuro e che, come si può leggere nel programma, include anche Monteverdelegge fra le "buone pratiche" per diffondere il piacere e la consuetudine della lettura.
Quello che non sanno, i non-lettori, è che tutti questi inconvenienti - il tempo, la fatica, il temporaneo isolamento - sono ampiamente ripagati da una serie di superpoteri come quelli dei supereroi della Marvel: perché chi si abitua a leggere, ha gli occhi e le orecchie puntati verso paesaggi ben più ampi di quello in cui ci tocca vivere.
Proprio come per i superpoteri, però, è meglio se l'allenamento alla lettura comincia presto, quando si è bambini o ragazzi, quando il tempo appare ancora sconfinato e le abitudini non si sono incancrenite. Ben venga quindi la proposta del ministro dei beni culturali Massimo Bray di lanciare un Piano nazionale di promozione della lettura, che abbia nelle scuole e nelle biblioteche il fulcro di azione. Di questo e di altro si parlerà oggi e domani durante la decima edizione del Forum del libro, che ha come tema per il 2013 Investire in conoscenza, cambiare il futuro e che, come si può leggere nel programma, include anche Monteverdelegge fra le "buone pratiche" per diffondere il piacere e la consuetudine della lettura.
Quanto ai lettori di lungo corso, saranno felici di sapere che fra le centinaia di festival letterari italiani ce n'è uno pensato per loro: il titolo è L'altra metà del libro / Irruzioni di memoria, la seconda edizione si tiene da oggi a domenica al Palazzo Ducale di Genova e il curatore è lo scrittore, bibliofilo, bibliomane (e naturalmente grande lettore) Alberto Manguel. La formula è comunque la solita - incontri, presentazioni di libri, spettacoli, mostre,
musica e teatro - e il tema, non originalissimo, la memoria intesa come
ponte tra passato e futuro. Tra i partecipanti: Lina Bolzoni, Emmanuel Carrère, Eduardo Galeano, Elizabeth Strout, Liliam Thuram.
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