venerdì 20 dicembre 2013

Da Christian Bobin una donna in fuga

Ti racconto un libro
Christian Bobin, Folli i miei passi
Traduzione di Maddalena Cavalleri
Edizioni Socrates, pp. 108, euro 10

Ivan Selloni
Un lupo, un angelo dai capelli rossi, un omone di nome Bach: sono gli unici compagni nelle fughe di Lucie. Figlia di circensi, cresciuta tra clown, funambole e domatori, Lucie scopre l’amore a tre anni dormendo tra le braccia di un lupo in gabbia; da quel momento cominciano le sue fughe che la portano a sposarsi, divorziare e cambiare continuamente città.
Scritto in prima persona, sembra di leggere un diario personale per l’aspetto tipografico e per lo stile. Brevi capitoli senza titolo che seguono il flusso continuo dei pensieri sugli avvenimenti della vita scoprendo il mondo interiore della protagonista. Lo stile apparentemente semplice, viene arricchito da un uso sapiente della punteggiatura che scandisce le frasi seguendo il ritmo del cuore e delle emozioni. La parola acquista un valore profondamente evocativo costruendo immagini personali con le quali la protagonista dà vita ai suoi pensieri.
Le uniche soste durante questo infinito viaggio sono per chiudersi in una stanza d’albergo sperduto nelle foreste dello Jura e trovare solitudine e silenzio immersa nei quali la penna può attingere l’inchiostro per riempire una pagina bianca.
Un romanzo di formazione che racconta la fuga infinita dagli ostacoli verso la scoperta dell’amore per la vita e per la propria libertà. Un viaggio vissuto e raccontato con la sensibilità e il ritmo della poesia.

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