Via Poerio 122 già residenza di Maurits Cornelis Escher |
In via Poerio al numero 122 c’è una villa, una delle tante d’epoca, un gioiello d’inizio ‘900 che ancora impreziosisce il quartiere di Monteverde, almeno la parte vecchia, con un’architettura elegante e sobria, l'ornato intorno alle finestre e la vista a valle sul resto di Roma. È di proprietà privata, ma in qualche modo di interesse pubblico: fu, negli anni Trenta, residenza di Maurits Cornelis Escher, il visionario incisore e grafico olandese, che si trasferì nella capitale nel 1923. Approdò in città dopo aver girato per un anno, prima in Spagna, poi lungo la nostra penisola: Firenze, Siena, Ravello località, quest’ultima, che gli portò in dono la sua sposa, Jetta Umiker, una ragazza svizzera con la quale l’incisore olandese ebbe due figli, nati proprio a Monteverde, nella villa al 122 di via Poerio. Qui, la famiglia Escher visse fino al 1935, quando lasciò Roma e l’Italia a causa della dittatura fascista sempre più lesiva dei diritti, in specie degli stranieri. Nell’andarsene (prima in Svizzera poi in Belgio e infine in Olanda), l’artista lasciò nella sua residenza di via Poerio un’impronta di grandi dimensioni: un pavimento. Lo aveva disegnato lui e fatto realizzare da alcuni artigiani per arredare il suo studio nella torretta di via Poerio, forse lo stesso ambiente che compare riflesso nell'opera Tre sfere, come si accenna in un articolo del Corriere della sera del 2004, nel quale si legge anche: «per chi l'ha visto era un bel pavimento di marmo con un intreccio escheriano di linee rosse e verdi. Il pavimento c' era ancora una decina di anni fa (nel 1994, nda). Poi il piccolo appartamento è stato ristrutturato e sull' impiantito è stato collocato un parquet. La proprietaria, comunque, a conoscenza della paternità del pavimento tolto, l' ha fatto smontare da un restauratore che secondo quanto riferito dalla famiglia ce l' ha attualmente in custodia».
Tre sfere, particolare - 1945 |
Sull'artista
Suggerimento di lettura:
Lo specchio magico di M. C. Escher - Bruno Ernst - Taschen Ed.
Lo specchio magico di M. C. Escher - Bruno Ernst - Taschen Ed.
Buccia, 1945 |
Mani che disegnano, 1948 |
Relatività, 1953 |
Molto interessante. Grazie.
RispondiEliminaora nella mostra dedicata a Escher a Palazzo Reale di Milano, 4 mattonelle del pavimento di via Poerio ci sono assieme ad altre bellissime opere di questo artista geniale.
RispondiEliminaMah, se Escher avesse conosciuto la Roma di ora al posto dei mosaici avrebbe messo la merda, i cinghiali e le buche ahaha madonna ve meritate de vive a Roma!
RispondiEliminaE tu ti meriti di essere un idiota
Elimina