Dopo la rivisitazione di Cenerentola nel racconto Mai troppo tardi, padre, Marta Ancona torna a pescare nello sterminato serbatoio delle fiabe per proporci una versione "double face" del Principe ranocchio.
Marta Ancona
Versione I
- Appena in tempo! - disse, asciugandosi il sudore
gelato, dopo il salto funambolico che lo aveva salvato da morte certa
per asfissia.
Al riparo della fresca e umida ombra nella quale si era
mimetizzato trovò il coraggio di guardare là .....oltre....E la
vide.
- E’ pazza! - soggiunse poi, rabbrividendo di nuovo
al pensiero dello scampato pericolo.
Lei, umiliata e delusa, vagava mestamente, come ubriaca.
Ancora una volta era stata a un passo, un passo solo....
- Eppure è scritto - rifletté. - Ci sarà pure, da
qualche parte del mondo.....No, non mi stancherò di cercarti,
ovunque tu sia, Rospettino mio! - concluse rianimata la Principessa.
Versione II
- Lasciami, mi soffochi!
- Un bacio solo, ti prego, non te ne pentirai. Ricordi
il poeta: Un apostrofo rosa....; e poi....
- Non essere ridicola. Il punto è che non vuoi prender
atto della realtà. C’è un abisso tra noi!
- Infatti occorre un salto, un salto qualitativo.
- Ne ho già fatti tanti, e sono stanco. Ti prego. Non
sperare in improbabili metamorfosi.
- Ma che cosa mi resta se non alimento questa speranza?
- Solo questo: sono quel che sono, e tale voglio
restare.
- Un rospo?
- Un Rospo, Principessa.
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