Raethia Corsini
Che cos'è il cibo? Quali sono le dinamiche messe in gioco nella società? Quali sono i suoi significati e i valori simbolici? Il progetto Soul food, nato nel 2008 da un’idea di Don Pasta e realizzato insieme con Terreni Fertili, cerca di trovare risposte nuove partendo, come è scritto sul sito del progetto, "da un modello agro-alimentare sostenibile [...] che significa un’azione che attraversa tutti gli ambiti del vivere: ambiente, società, politica, economia. Un’educazione civica in senso slow, dove la qualità di ciò che si produce e il modo in cui si consuma sono il volano per un futuro equo, solidale e green".
Per perseguire l'obiettivo Soul food mette in atto diversi sistemi. Tra questi ci sono "le cene a tema" unite da un unico fil rouge: si sa chi cucina, ma non si sa chi si siederà a tavola.
"spazi di libertà, pause, momenti di resistenza contro l’accelerazione, la velocità del mondo. Un’analisi della città attraverso la narrazione dei luoghi e di coloro che ne vivono la quotidianità. Chi costruisce le nostre città? Gli amministratori, i politici, gli immobiliaristi, gli urbanisti? Tutti costoro tracciano piani, elaborano progetti, disegnano e realizzano opere, ma poi sono le persone in carne ed ossa – coloro che la abitano – a produrre l’anima della città, anche di una capitale. Roma ha una grande Storia fatta di personaggi e luoghi noti e una piccola storia, fatta anch’essa di luoghi e persone che non vengono raccontati".
Esperto della questione e presente alla cena con gli altri ospiti, sarà Enzo Scandurra, urbanista e docente di Ingegneria del Territorio ed autore di “Vite Periferiche” (Ediesse Editore), ingegnere sui generis, versatile intellettuale e al contempo un tecnico con una focalizzazione tematica persistente: la città.
soul food, slow food...
RispondiEliminaAda Boni è un classico noto in tutta la penisola; per mia madre, siculo-calabra-napoletana, era il vangelo, una copia d'epoca la conserva religiosamente mia sorella in Umbria. Sarà anche questo un "libro della vita"? Mi sa di sì, doppiamente, in senso vero e figurato