Fiorenza Mormile
Avendo appena cominciato il nuovo ciclo del laboratorio di traduzione, dedicato per cominciare a Denise Levertov, concludiamo qui il nostro tributo a Sujata Bhatt con due nuove poesie sui papaveri, tema ricorrente in vari testi della sua raccolta Papaveri in traduzione.
Redness dai papaveri riprende la suggestione cromatica e riportando un lungo inserto di nomi di varianti di fiori in tedesco ripropone il tema dell’abitare tra più lingue proprio della poetessa anglo indiana trapiantata in Germania. La più complessa Schlafmohn, Blaumohn: Allerleilustblume nel titolo associa il papavero da oppio e i relativi semi alla capacità dei fiori di dare ogni tipo di piacere. Questa poesia nasce, come spesso in Bhatt, da suggestioni nate dalla lettura. Le citazioni in tedesco ci riportano a testi di Celan dalla raccolta Papavero e memoria, l’exergo da una lettera a Celan di Bachmann. Bhatt è a un tempo partecipe del dramma umano dei due sfortunati amanti ma anche, al solito, attenta a implicazioni e riflessi della loro opera sul piano linguistico e letterario. Paul Celan, infatti, poeta rumeno ebreo scampato alla deportazione ma provato da durissime esperienze in campi di lavoro e da lutti familiari, si era impegnato a rifondare attraverso la scrittura l’amatissima lingua tedesca che aveva appreso dalla madre e che sentiva contaminata dall’uso che ne avevano fatto i nazisti.
Redness dai papaveri riprende la suggestione cromatica e riportando un lungo inserto di nomi di varianti di fiori in tedesco ripropone il tema dell’abitare tra più lingue proprio della poetessa anglo indiana trapiantata in Germania. La più complessa Schlafmohn, Blaumohn: Allerleilustblume nel titolo associa il papavero da oppio e i relativi semi alla capacità dei fiori di dare ogni tipo di piacere. Questa poesia nasce, come spesso in Bhatt, da suggestioni nate dalla lettura. Le citazioni in tedesco ci riportano a testi di Celan dalla raccolta Papavero e memoria, l’exergo da una lettera a Celan di Bachmann. Bhatt è a un tempo partecipe del dramma umano dei due sfortunati amanti ma anche, al solito, attenta a implicazioni e riflessi della loro opera sul piano linguistico e letterario. Paul Celan, infatti, poeta rumeno ebreo scampato alla deportazione ma provato da durissime esperienze in campi di lavoro e da lutti familiari, si era impegnato a rifondare attraverso la scrittura l’amatissima lingua tedesca che aveva appreso dalla madre e che sentiva contaminata dall’uso che ne avevano fatto i nazisti.
Il titolo della sua raccolta nasce da un verso di Corona citato da Bhatt: “noi ci amiamo come papavero e memoria”, ed esprime la tensione tra la tentazione dell’oblio e la necessità di ricordare, l’aspirazione a un equilibrio problematico se non addirittura impossibile nella tormentata relazione con la scrittrice conosciuta a Vienna nel 1947. Relazione caratterizzata da ciclici ritorni di fiamma, perdurata nella lontananza a dispetto di altri rispettivi legami, e per questo connotata sempre dalla segretezza. Pertinente quindi l’allusione ai Misteri, che richiama anche la cifra iniziatica e in qualche modo elitaria dei due. Bhatt insistendo sulle “dark /obscure words” e su “the darkness” sembra rifarsi a Corona, dove compare “noi ci diciamo parole oscure” e a Todesfuge, dove ricorre ossessivamente l’aggettivo “Schwarze” (nero). Sulla stessa linea di senso si collocano le “haunted words” che perseguitano i due amanti, quasi soggetti ad una maledizione. Oscurità voluta, cupi scenari esistenziali, la depressione di Celan amareggiato anche da infondate accuse di plagio circondano infatti come una nube nera i due amanti, prefigurandone la fine tragica. Alla fine Celan si suiciderà gettandosi nella Senna nel 1970 e Bachmann, annichilita, gli sopravviverà solo tre anni, morendo a Roma nell’incendio del proprio letto provocato da una sigaretta.
Il papavero lega i tre tempi della poesia di Bhatt. Nel primo, preceduto dall’exergo dall’epistolario della Bachmann “ho sentito di nuovo i papaveri, così profondamente…” si parla degli effetti sul sogno della morfina che da loro si estrae, e della dipendenza che nell’uomo cui si riferisce il dottore appare conseguenza di un farmaco assunto da bambino. Abusi curativi vari sono attestati nella storia recente: da metà ottocento fino agli anni Trenta in cui vennero proibiti, sciroppi a base d’oppio vennero tranquillamente somministrati negli Usa e in Gran Bretagna per banali problemi di dentizione da madri ignare, mentre gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dall’uso disinvolto del Ritalin (a base di anfetamine) per combattere la cosiddetta “iperattività” infantile. In Puglia e in Lucania invece, fino agli anni Settanta con una varietà locale di papavero si preparava un decotto, “la papagna”, che intinto in un rudimentale ciuccetto di lino con al centro un po’ di zucchero, veniva usato per far addormentare i bambini. In dosi più massicce (raccontano in un museo di Matera) il potente papavero locale era usato per farli dormire anche per due giorni di seguito quando i genitori si dovevano allontanare per la mietitura e non c’era chi li potesse accudire. Questa pratica il più delle volte veniva incredibilmente tollerata dai piccoli, ma in altri aveva esito mortale. La Bachmann, che aveva studiato a lungo la Puglia e le sue usanze, in una poesia del 1955 (Nelle Puglie) parla del papavero e del suo uso curativo lenitivo del dolore in un ideale contrappunto col suo interlocutore privilegiato, che pure nella poesia non nomina. E in questa stessa poesia compare un frequente contrasto tra buio (quello delle abitazioni nei sassi) e luce (evocata dall’olio di oliva e per estensione di papavero bruciati per illuminare e risanare). Anche Bhatt si interroga sulle possibilità curative dei papaveri, dopo aver introdotto, con l’immagine del sangue che impregna i campi, alla valenza simbolica che i papaveri rossi rivestono in Inghilterra evocando i caduti della prima guerra mondiale. (Da noi De André li ha immortalati ne “La guerra di Piero”). La terza parte, che parla più diffusamente del rapporto Celan-Bachmann è introdotta dal breve snodo di transizione in cui Bhatt oppone idealmente alle pillole psicotrope la sensazione di sabbia in bocca degli innocenti semini di papavero che insieme al burro e alla farina componevano i dolci della sua infanzia.
In conclusione questa poesia così articolata, e a tratti reticente nella sua complessità, insiste su temi che già abbiamo incontrato in Bhatt: il sogno, una relazione d’amore tormentata, la ricerca di un antidoto contro il dolore, la doppia faccia della memoria (dolce e ossessiva) e l’importanza delle parole nelle loro varie stratificazioni linguistiche. Ambivalenza e contraddittorietà traspaiono a più livelli: quella tra la segretezza degli amanti circa la loro relazione e la necessità di metterla in luce facendola confluire nelle rispettive scritture, quella degli effetti dell’oppio, preso per dormire, per dimenticare in contrasto con l’effetto paradossale di rendere più vividi i sogni, che spesso, per l’insonne Bhatt, veicolano i ricordi infondendo loro nuova vita.
Noi, invece, vogliamo ricordarvi che il laboratorio di traduzione continua e vi aspetta…
Sujata Bhatt
Rosso
per Pearse Hutchinson
Le parole della notte si trasformano nelle parole del mattino.
Ecco le parole che ho raccolto —
parole con cui sto fino a tarda notte,
parole con cui mi sveglio — questi giorni
presto, molto presto al mattino —
parole con cui sto fino a tarda notte,
parole con cui mi sveglio — questi giorni
presto, molto presto al mattino —
Guarda come scivolano dentro un canto tutto loro,
rifiutando di adattarsi alla tua solita aubade —
rifiutando di adattarsi alla tua solita aubade —
*
Ackermohn, Blatzblume, Blutblume, Boschtkraut,
Donnerblume, Feldmohn, Feuerblume, Feuermohn,
Flattermohn, Gartenmohn, Grindmagen,
Klappermohn, Klapprose, Klatschmohn, Klatschrose,
Große Klatschrose, Kornrose,
Kornschnalle, Mohn,
Mohnblume, Paterblume,
Roter Mohn, Roter Mohn, Schnalle,
Wilder Mohn, Wolder Mohn, Wilder Mohn,
Klatschmohn, Klatschmohn, Feuerblume ―
Donnerblume, Feldmohn, Feuerblume, Feuermohn,
Flattermohn, Gartenmohn, Grindmagen,
Klappermohn, Klapprose, Klatschmohn, Klatschrose,
Große Klatschrose, Kornrose,
Kornschnalle, Mohn,
Mohnblume, Paterblume,
Roter Mohn, Roter Mohn, Schnalle,
Wilder Mohn, Wolder Mohn, Wilder Mohn,
Klatschmohn, Klatschmohn, Feuerblume ―
*
A volte preferisco vivere tra le lingue,
dentro silenzi che posso sentire solo io—
A volte preferisco vivere tra le lingue,
dentro silenzi che posso sentire solo io—
Questi giorni non riesco a stare in casa.
Presto quei campi al di là dell'acqua
s'incendieranno di api —
api sedotte da un rosso
che neppure Husserl avrebbe saputo sondare.
Un rosso che solo le api capiscono.
Presto quei campi al di là dell'acqua
s'incendieranno di api —
api sedotte da un rosso
che neppure Husserl avrebbe saputo sondare.
Un rosso che solo le api capiscono.
Redness
for Pearse Hutchinson
Night words turn into morning words.
Here are the words I've gathered —
words I sit with late into the night,
words I wake up to — these days
early, so early in the morning —
words I sit with late into the night,
words I wake up to — these days
early, so early in the morning —
See how they slide into their own song,
refusing to fit inside your usual aubade —
refusing to fit inside your usual aubade —
*
Ackermohn, Blatzblume, Blutblume, Boschtkraut,
Donnerblume, Feldmohn, Feuerblume, Feuermohn,
Flattermohn, Gartenmohn, Grindmagen,
Klappermohn, Klapprose, Klatschmohn, Klatschrose,
Große Klatschrose, Kornrose,
Kornschnalle, Mohn,
Mohnblume, Paterblume,
Roter Mohn, Roter Mohn, Schnalle,
Wilder Mohn, Wolder Mohn, Wilder Mohn,
Klatschmohn, Klatschmohn, Feuerblume ―
Donnerblume, Feldmohn, Feuerblume, Feuermohn,
Flattermohn, Gartenmohn, Grindmagen,
Klappermohn, Klapprose, Klatschmohn, Klatschrose,
Große Klatschrose, Kornrose,
Kornschnalle, Mohn,
Mohnblume, Paterblume,
Roter Mohn, Roter Mohn, Schnalle,
Wilder Mohn, Wolder Mohn, Wilder Mohn,
Klatschmohn, Klatschmohn, Feuerblume ―
*
Sometimes I think I prefer to live between languages,
within silences only I can hear —
Sometimes I think I prefer to live between languages,
within silences only I can hear —
These days, I cannot stay indoors.
Soon, those fields across the water
will burn with bees —
bees lured by redness
even Husserl couldn't have fathomed.
A redness only bees understand.
Soon, those fields across the water
will burn with bees —
bees lured by redness
even Husserl couldn't have fathomed.
A redness only bees understand.
Il testo è riprodotto per gentile concessione dell’Autrice
Sujata Bhatt
Den Mohn hab ich wieder gespürt, tief, ganz tief ...
— Ingeborg Bachmann in una lettera a Paul Celan
— Ingeborg Bachmann in una lettera a Paul Celan
La morfina ti darà i sogni più intensi,
dice il dottore —
La morfina giocherà con i tuoi ricordi,
ti metterà la vita sottosopra,
ti renderà il passato più doloroso che mai —
Non prendere quella strada, dice il dottore.
dice il dottore —
La morfina giocherà con i tuoi ricordi,
ti metterà la vita sottosopra,
ti renderà il passato più doloroso che mai —
Non prendere quella strada, dice il dottore.
Ma è troppo tardi ora.
C'era una pillola per bambini
con un po' di oppio —
solo un po', che gli veniva data
per il sonno, per la digestione —
tanti anni fa.
C'era una pillola per bambini
con un po' di oppio —
solo un po', che gli veniva data
per il sonno, per la digestione —
tanti anni fa.
Dice il dottore che ora è troppo tardi.
La morfina è quello che gli serve,
eppure, non può più aiutarlo.
La morfina è quello che gli serve,
eppure, non può più aiutarlo.
Era un uomo in una canzone,
un uomo da un posto qualunque —
un uomo da un posto qualunque —
È un uomo che conosco —
Forse i tuoi ricordi hanno fame di morfina.
La tua mente, le tue cellule cerebrali
sentono la mancanza delle ombre purpuree dell'oppio.
Forse alla morfina servono le tue cellule cerebrali
per compiere il suo destino.
Quei segreti amori delle molecole —
chi sa cosa succede?
La tua mente, le tue cellule cerebrali
sentono la mancanza delle ombre purpuree dell'oppio.
Forse alla morfina servono le tue cellule cerebrali
per compiere il suo destino.
Quei segreti amori delle molecole —
chi sa cosa succede?
Guarda i campi devastati — intrisi di sangue —
Pensi davvero che curino, questi papaveri rossi ?
Questi semplici papaveri rossi di campo?
Curano cosa — questa terra, il tuo cuore?
Pensi davvero che curino, questi papaveri rossi ?
Questi semplici papaveri rossi di campo?
Curano cosa — questa terra, il tuo cuore?
E ancora, i papaveri rossi ti ricordano
gli altri, i bianchi e viola —
quelli pieni di oppio —
gli altri, i bianchi e viola —
quelli pieni di oppio —
Senti che questi papaveri rossi
con le anime nere nel vento
portano echi di oppio da altri luoghi,
da altri luoghi, dici tu —
con le anime nere nel vento
portano echi di oppio da altri luoghi,
da altri luoghi, dici tu —
*
Mohn, Mohn — blauer Schlafmohn —
Ricordi di semi neri — sabbia fine
in bocca — Ricordi di semi neri
con burro e zucchero e farina —
in bocca — Ricordi di semi neri
con burro e zucchero e farina —
*
...wir lieben einander wie Mohn und Gedächtnis...
Nella storia, la storia che leggo oggi,
gli amanti a me cari
vivono con i papaveri, papaveri rossi, innocui —
gli amanti a me cari
vivono con i papaveri, papaveri rossi, innocui —
Ora si dicono l'un l'altro parole scure —
Parole che scriveranno per farle leggere a noi.
Sono gli amanti a chiamare scure le loro parole —
io no — io cerco solo di ascoltare —
cerco solo di seguire la loro storia.
Parole che scriveranno per farle leggere a noi.
Sono gli amanti a chiamare scure le loro parole —
io no — io cerco solo di ascoltare —
cerco solo di seguire la loro storia.
Parole oscure, dicono loro.
Semplicemente scure, scure —
Parlano come se avessero visto i Misteri.
È l'oscurità stessa
di cui parlano —
Scivola come seta sulle loro membra —
L'oscurità stessa —
Li vedo semi addormentati, semi svegli —
Chi ha detto cosa? Parlano a bassa voce —
Non parole minacciose, non parole severe.
Parole non spettrali, non stregate,
ma semplicemente scure, come di un colore scuro.
Perché? Perché? Mi chiedo.
Semplicemente scure, scure —
Parlano come se avessero visto i Misteri.
È l'oscurità stessa
di cui parlano —
Scivola come seta sulle loro membra —
L'oscurità stessa —
Li vedo semi addormentati, semi svegli —
Chi ha detto cosa? Parlano a bassa voce —
Non parole minacciose, non parole severe.
Parole non spettrali, non stregate,
ma semplicemente scure, come di un colore scuro.
Perché? Perché? Mi chiedo.
È perché pensano che non ci sarà mai
abbastanza luce per loro?
abbastanza luce per loro?
Ma le parole rispondono gridando che loro sono stregate.
Sono stregate e stregate — maledette dalla Storia,
maledette dall'assassinio, come lo siamo tutti —
Sono stregate e stregate — maledette dalla Storia,
maledette dall'assassinio, come lo siamo tutti —
Intanto, gli amanti parlano
come se vivessero in un sogno —
come se vivessero in un sogno —
Come cercano di curare quelle parole,
cercano di renderle di nuovo sacre —
cercano di renderle di nuovo sacre —
Intanto, gli amanti parlano
delle cose più importanti
senza esserne del tutto consapevoli —
delle cose più importanti
senza esserne del tutto consapevoli —
Sujata Bhatt
Schlafmohn, Blaumohn: Allerleilustblume
Den Mohn hab ich wieder gespürt, tief, ganz tief ...
— Ingeborg Bachmann in a letter to Paul Celan
— Ingeborg Bachmann in a letter to Paul Celan
The doctor says , morphine will give you
the richest dreams —
Morphine will play with your memories,
it will turn your life upside down,
make your past more painful than it ever was —
The doctor says, don't go down that path.
the richest dreams —
Morphine will play with your memories,
it will turn your life upside down,
make your past more painful than it ever was —
The doctor says, don't go down that path.
But it's too late now.
There was a pill for infants
with a little bit of opium —
just a little bit, that he was given
for his sleep, for his digestion —
all those years ago.
There was a pill for infants
with a little bit of opium —
just a little bit, that he was given
for his sleep, for his digestion —
all those years ago.
The doctor says it's too late now.
Morphine is what he needs,
and yet, it cannot help him any more.
Morphine is what he needs,
and yet, it cannot help him any more.
He was a man in a song,
a man from anywhere —
a man from anywhere —
He is a man I know —
Perhaps your memories crave morphine.
Your mind, your brain cells
miss opium's deep purple shadows.
Perhaps morphine needs your brain cells
to fulfill its destiny.
Those secret loves of molecules —
who knows what happens?
Your mind, your brain cells
miss opium's deep purple shadows.
Perhaps morphine needs your brain cells
to fulfill its destiny.
Those secret loves of molecules —
who knows what happens?
Look at the ravaged fields — blood-soaked —
Can you truly say these red poppies heal?
These common, red, wild poppies?
Heal what — this earth, your heart?
Can you truly say these red poppies heal?
These common, red, wild poppies?
Heal what — this earth, your heart?
Again, how the red poppies remind you
of the others, the white and purple —
the ones filled with opium —
of the others, the white and purple —
the ones filled with opium —
You feel these red poppies
with their black souls in the wind
bring echoes of opium from somewhere,
from somewhere, you say —
with their black souls in the wind
bring echoes of opium from somewhere,
from somewhere, you say —
*
Mohn, Mohn — blauer Schlafmohn —
Memories of black seeds — fine sand
in your mouth — Memories of black seeds
with butter and sugar and flour —
in your mouth — Memories of black seeds
with butter and sugar and flour —
*
...wir lieben einander wie Mohn und Gedächtnis...
In the story, this story I'm reading today,
the lovers I worship
live with poppies, red poppies, harmless ones —
the lovers I worship
live with poppies, red poppies, harmless ones —
Now they speak dark words to each other —
Words they will write down for us to read.
It is the lovers who call their words dark —
Not me — I merely try to listen —
I merely try to follow their story.
Words they will write down for us to read.
It is the lovers who call their words dark —
Not me — I merely try to listen —
I merely try to follow their story.
Obscure words, they speak.
Simply dark, dark —
They speak as if they have seen the Mysteries.
It is darkness itself
that they speak —
How it slides like silk across their limbs —
Darkness itself —
I see them half-asleep, half-awake —
Who said what? They speak softly —
Not menacing words, not grave words.
Not ghostly, not haunted words,
but purely dark, as in a dark colour.
Why? Why? I ask myself.
Simply dark, dark —
They speak as if they have seen the Mysteries.
It is darkness itself
that they speak —
How it slides like silk across their limbs —
Darkness itself —
I see them half-asleep, half-awake —
Who said what? They speak softly —
Not menacing words, not grave words.
Not ghostly, not haunted words,
but purely dark, as in a dark colour.
Why? Why? I ask myself.
Is it because they think there will never
be enough light for them?
be enough light for them?
But the words shout back that they are haunted.
They are haunted and hunted — cursed by history,
cursed by murder, as we all are —
They are haunted and hunted — cursed by history,
cursed by murder, as we all are —
meanwhile, the lovers speak
as if they lived in a dream —
as if they lived in a dream —
How they try to heal those words,
try to make them sacred again —
try to make them sacred again —
Meanwhile, the lovers speak
of the most important things
without fully knowing that they do —
of the most important things
without fully knowing that they do —
Il testo è qui riprodotto per gentile concessione dell’Autrice
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