Questo pomeriggio alle 15 presso la ex Gil di Largo Ascianghi, Lidia Ravera, assessore alla cultura della Regione Lazio, incontrerà i rappresentanti di case editrici, librerie, biblioteche, scuole, associazioni culturali, alla vigilia della revisione della Legge regionale per la promozione del libro e della lettura. Ecco l'intervento di Monteverdelegge.
Maria Teresa Carbone
Maria Teresa Carbone
Invitata
giorni fa a tenere l'intervento finale al XXXI
Seminario di Perfezionamento della Scuola per librai Umberto ed
Elisabetta Mauri, la giornalista e scrittrice francese Florence
Noiville ha individuato quattro
regole perché i giovani (e non solo loro) si accostino alla lettura
come pratica abituale di vita.
Le riassumo qui:
1) che
il libro sia fisicamente presente negli ambienti frequentati dai
ragazzi;
2) che i libri arrivino là dove solitamente sono assenti;
3) che fin dalla più tenera età si possa manipolare dei libri;
4) che il libro smetta di far rima con isolamento e mediocrità e cominci a farla con piacere e condivisione.
2) che i libri arrivino là dove solitamente sono assenti;
3) che fin dalla più tenera età si possa manipolare dei libri;
4) che il libro smetta di far rima con isolamento e mediocrità e cominci a farla con piacere e condivisione.
Come si
può vedere, in realtà queste quattro regole si riducono a una sola:
condizione preliminare e indispensabile per sviluppare la
consuetudine e l'amore per la lettura è che i libri, in qualsiasi
forma essi si presentino, ci siano, e possano passare di mano in
mano.
Da questo
punto di vista l'esperienza – unica in Italia – di Plautilla, la
bibliolibreria gratuita gestita dall'associazione culturale
Monteverdelegge all'interno del Dipartimento di salute mentale della
Asl Roma D, può rappresentare un prototipo interessante e
replicabile altrove.
Nata
esattamente un anno fa, il 28 gennaio 2013, Plautilla è aperta a
tutti, in uno spazio pubblico che non è destinato solo ai lettori
abituali. Anzi, dei suoi utenti fanno parte persone segnate dal
disagio psichico, operatori sociali, cittadini che per un motivo o
per l'altro frequentano i servizi della Asl, abitanti del quartiere
che magari non divorano un testo dopo l'altro, ma apprezzano
l'atmosfera accogliente di questa grande sala foderata di libri.
Due
parole sul funzionamento:
1 la
bibliolibreria è aperta a tutti – è suggerita, ma non imposta,
l'iscrizione all'associazione Monteverdelegge (10 euro l'anno), che
tra l'altro offre molti sconti nei negozi del quartiere;
2 i
volumi vengono donati da persone che per motivi diversi non possono
più tenerli, ma non vogliono abbandonarli per strada;
3 tutti i
titoli vengono catalogati con un sistema “leggero” (l'inserimento
all'interno del social network di libri Anobii) e sono per lo più
messi a disposizione dei frequentatori, che possono scegliere se
riportarli o tenerli;
4 i testi
di maggior pregio restano da Plautilla in consultazione e per questi
si ipotizza una catalogazione più strutturata (polo Sbn o altro);
5 le
scaffalature sono state acquistate da Monteverdelegge o regalate da
privati all'associazione;
6 gli
orari di apertura di Plautilla sono studiati in modo da non
interferire con la funzione primaria della sala, laboratorio
informatico per il centro diurno del Dsm;
7 i turni
di presenza sono garantiti su base volontaria da soci di
Monteverdelegge che abbiano acquisito le competenze necessarie sia
per la catalogazione sia per l'accoglienza;
8
Plautilla ospita due o tre giorni la settimana laboratori (poesia,
traduzione, microeditoria) e incontri con scrittori, editori,
lettori.
L'organizzazione
è quindi molto semplice e presenta costi minimi per la comunità. È
però auspicabile, in questo caso e in altri (se, come ci auguriamo,
il “modello Plautilla” farà scuola), un accordo strutturato con
le Asl o con altri enti ospitanti e un contributo pubblico per le
attività collaterali (laboratori, eventuali corsi di lingua e di
informatica) e per i progetti annuali, in modo da porre confini
precisi tra i compiti che ricadono nell'ambito del volontariato e
quelli che impongono una retribuzione.
A
proposito dei progetti annuali, nel caso di Monteverdelegge, abbiamo
organizzato iniziative come Un
libro un quartiere (la cui
prima edizione, dedicata a Ragazzi di vita
di Pier Paolo Pasolini e sostenuta dal municipio XII, ex XVI, ha coinvolto diverse migliaia di abitanti di
Monteverde) e stiamo avviando alcune attività, come ScuolaMedi@,
che vedrà impegnati nella produzione di testi e di immagini utenti
del Dsm, studenti delle scuole, abitanti del quartiere.
Alla
vigilia della revisione della legge
regionale per la promozione del libro e della lettura ci pare utile
portare all'attenzione di tutti questa nostra esperienza che presenta
alcune caratteristiche da sottolineare:
- un uso “plurale” degli spazi pubblici
- una promozione della lettura al di fuori dei luoghi ad essa deputati, come scuole o biblioteche
- un coinvolgimento di fasce sociali abitualmente escluse da attività culturali integrate
Ci
fa quindi particolarmente piacere trovare alcune delle linee-guida
seguite da Monteverdelegge in questi anni nel testo della legge n.40 approvata dalla Regione Puglia il
13 dicembre 2013, Iniziative
e interventi regionali a sostegno della lettura e della filiera del
libro in Puglia
dove,
partendo dal presupposto che la lettura è “uno strumento di
realizzazione della cittadinanza sociale”, la Regione si impegna a
dare vita a progetti che “si rivolgono a non lettori, a lettori
deboli e a lettori che hanno perso familiarità con la lettura” e
che “favoriscono, per mezzo della lettura, processi di integrazione
o reinserimento sociale”.
È
in questa direzione che, ci auguriamo, si muoverà la nuova legge
della Regione Lazio per la elaborazione della quale saremmo onorati
di fornire, sulla base della nostra esperienza, un contributo.
Sono iscritta a Plautilla e spero che pian piano queste iniziative si moltiplichino..avvicinarsi ai libri permette di maturare una maggiore indipendenza rispetto a tutto quello che ci viene proposto da tv e giornali. e' una iniziativa coraggiosa che stimola al rispetto dei libri, degli impegni presi e di una messa in comune sia degli oggetti libro stessi che di tutto quanto (riflessioni, analisi critica, semplice godimento) ne deriva. Mi auguro che si terrà conto dei tre punti evidenziati nella nuova Legge della Regione Lazio.
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