domenica 23 febbraio 2014

Le note di Leo/ Un piccolo facilissimo quiz

Un appuntamento con la musica, per traghettarci dalla domenica 
al lunedì.

Leonardo Castellucci*
Questa puntata sarà diversa dalle altre. Il mio ruolo si limiterà a svelare (a chi vorrà saperlo) la soluzione a un interrogativo che molti della mia generazioni 
(i ragazzi degli anni'50 e '60 per intenderci) si saranno più volte posto. Ma la soluzione starà a voi. Alla vostra memoria e al vostro orecchio musicale. Alla fine, quando il facile interrogativo sarà risolto vi invito a pensare a come in quel tempo fossero culturalmente utili gli organi della comunicazione di Stato.  

Aggiungo soltanto che il napoletano Pietro Domenico Paradisi, compositore abilissimo a cavallo fra barocco e classicismo, espresse il meglio della sua letteratura in partiture dedicate al clavicembalo e più in generale all'intera gamma delle tastiere. 

In merito a G.F.Händel non mi pare il caso di aggiungere parole di stringata informazione biografica.

Ecco il quesito: i due brani hanno una relazione? In caso affermativo quale? Vi aspetto tra i commenti, ma vi prego, non usate google o wikipedia. Vi invito a scandagliare la memoria: è più divertente. 
(la risposta corretta sarà pubblicata domenica prossima)



Pietro Domenico Paradisi 
Toccata VI i La maggiore


Georg Friedrich Händel
Passacaglia per arpa, dalla Suite n.7 in Sol minore



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Curiosità e altri percorsi suggeriti


Pietro Domenico Paradisi 
Un napoletano a Londra e subito il suo cognome cambiò in Paradies. Lì trovò fortuna, soprattutto come insegnante di clavicembalo e composizione. Gli era riconosciuto uno stile colto e raffinato, ricco di fantasia, inventiva, virtuosismi. Dopo quasi trent'anni di Inghilterra, nel 1770   vendette la sua raccolta di manoscritti e si ritirò in Italia, a Venezia.




Georg Friedrich Händel
Di Händel si dice fosse un gran bel ragazzo (da giovane) ma che i dipinti passati alla storia non gli abbiano reso giustizia perché lo hanno ritratto solo nella seconda parte della sua vita, quando obesità e cattivo carattere lo avevano trasformato. Non potremo mai saperlo: è sfuggito per una manciata di anni dell'avvento della macchina fotografica. Su di lui circolano numerosi aneddoti. Uno riguarda la sua incapacità di resistere alle gare. Memorabile, secondo le testimonianze dell'epoca, fu una competizione musicale svoltasi a Roma nel 1708: Händel contro il coetaneo Domenico Scarlatti. Nel match al clavicembalo vinse Scarlatti, Händel invece stracciò il suo antagonista all'organo. In rete un sito musicale tutto su Hendel. Clicca qui 


*Leonardo Castellucci, fine conoscitore di musica, giornalista, scrittore, oggi direttore editoriale di Cinquesensi Editore.

10 commenti:

  1. c'entrano con le siglie tv della rai? la prima è l'intervallo la seconda l'approdo letterario?????? mmmmmm non sono sicuro

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    1. c'è qualcosa di giusto, ma la risposta non è corretta. riprova :-)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. mmm secondo me i due pezzi a un certo punto convergono.......no eh?

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  4. mi ricordano carosello.. ma più la prima. intanto grazie, è una musica bellissima.

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    1. no, carosello non c'entra. grazie comuqnue e pensaci su ancora un po'.

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  5. il primo è l'intervallo della vecchia rai-tv, su questo non c'è dubbio ; la passacaglia di Haendel, che non conoscevo, mi pare che riprenda una sequenza armonica del brano di Paradisi, e ci faccia su una serie di variazioni

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  6. eh non so spiegarmi bene, nel senso che i due brani a un certo punto sono simili se non eguali, come se uno dei due avesse inserito una parte dell'altro nella sua partitura

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