M. T. C.
Dal sito Book Patrol, utile punto di riferimento per chi ama i libri, qualsiasi forma prendano, ecco una fotografia scattata nei giorni scorsi a Gezi Park, dove fin dal'inizio dell'occupazione è nata una biblioteca aperta - in tutti i sensi -al pubblico. Non è una novità, e neanche una caratteristica dello "Zuccotti Park di Istanbul": ovunque si sia materializzato il movimento Occupy (ad esempio, per non andare lontano, al Cinema America Occupato), subito si è deciso di mettere libri vecchi e nuovi a disposizione dei potenziali lettori, spesso (come è successo in Turchia) con l'appoggio delle case editrici, naturalmente ben disposte a farsi conoscere in cerchie più allargate. Sono, forse, i primi piccoli sintomi di una possibile erosione di quel bestsellerismo ad ogni costo che ha caratterizzato l'editoria degli ultimi due decenni.
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