Ti
racconto un libro:
Roland
Rugero Vivi! Traduzione: Giorgio Tognola
Collana
Edizioni
Socrates, pp. 94, euro 9
Ivan
Selloni
Nyamuragi
è un ragazzo che ha scelto di non parlare divenendo così muto e che
all’improvviso viene accusato ingiustamente di stupro. Una vecchia
cieca da un occhio mentre porta al pascolo il suo gregge osserva la
tortura che Nyamuragi subisce da parte di una folla cieca d’odio.
Roland
Rugero racconta questa breve storia come se appartenesse alla
quotidianità del suo paese natale il Burundi, ma in realtà descrive
il trauma della guerra civile che ha sconvolto la coscienza del
popolo burundese. La
violenza, la cecità, il pregiudizio sono le ferite più profonde
lasciate da anni di violenze e che solo due personaggi uno privo
della parola l’altro privo della vista forse riescono a sopportare.
Altro
protagonista della storia è il paesaggio che percepisce lo stato del
suo popolo immedesimandosi con esso. L’autore
infatti lo descrive con caratteri umani e carnali: una visione
animista che arricchisce di poesia anche le digressioni concettuali
che Rugero inserisce durante il racconto per dare una spiegazione
logica a come si può condannare a morte un uomo senza nemmeno dargli
la possibilità di comunicare la propria innocenza.
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