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martedì 3 dicembre 2024

DI BOSCHI E SELVE: Stefano Dal Bianco al Casale dei Cedrati

 

DI BOSCHI E DI SELVE - TERZO INCONTRO Domenica 8 dicembre 2024 @ 11.00 – 12.30 al Casale dei Cedrati, Villa Pamphili, via Aurelia Antica 219 Roma. 

Stefano Dal Bianco è il terzo ospite del ciclo Di boschi e di selve, otto dialoghi mensili curati da Maria Teresa Carbone e realizzati al Casale dei Cedrati in collaborazione con l’associazione Monteverdelegge. Al centro degli incontri, cui partecipano persone attive in campi diversi, dalla scrittura all’arte, alla scienza, c’è un luogo, il bosco, che nelle sue declinazioni (selva, foresta, giungla…), si è rivelato agli umani come spazio di rigenerazione o di smarrimento: fonte di risorse, entità oscura, territorio magico del sogno. 

Stefano Dal Bianco vive in provincia di Siena, dove insegna Poetica e stilistica all’università. Si è occupato prevalentemente di Francesco Petrarca, Ludovico Ariosto, Andrea Zanzotto. Tra le sue raccolte di poesia La bella mano (Crocetti 1991), Ritorno a Planaval (Mondadori 2001, LietoColle 2018), Prove di libertà (Mondadori 2012), Paradiso (Garzanti 2024). I suoi saggi di poetica sono raccolti in Distratti dal silenzio. Diario di poesia contemporanea (Quodlibet 2019).

sabato 27 aprile 2024

1849 Fratelli d'Europa al Casale dei Cedrati

Domenica 5 maggio, alle ore 11:30 al Casale dei Cedrati, si svolgerà l'incontro con Stella Sofri 1849 Fratelli d'Europa - Gli stranieri che difesero la Repubblica romana. Modererà Maria Teresa Carbone, mentre Patrizia Zappa Mulas leggerà brani dalle lettere di Margaret Fuller. 

Per la Repubblica romana combatté una giovane generazione romantica, cosmopolita, che estese all'intera Europa e oltre la propria idea di patria. Sulle barricate di quei giorni, a difendere Roma c'erano giovani belgi, ungheresi, olandesi, bulgari, americani, svizzeri, inglesi, un finlandese e anche francesi. E ci furono donne che parteciparono agli scontri dando manforte ai soldati, "signore" che prestarono soccorso ai feriti nelle ambulanze, che li curarono negli ospedali. Diverse testimonianze rimangono di quello straordinario impegno civile, e tra queste l'epistolario e la corrispondenza per il giornale americano "Tribune" della giornalista Margaret Fuller. La rassegna si svolge in collaborazione con Monteverdelegge.

Domenica, 5 maggio ore 11:30

Casale dei Cedrati, Parco di villa Pamphilj 

ingresso su Via Aurelia Antica 219

mercoledì 17 aprile 2024

POESIA IN VILLA : sesto incontro di Maria Teresa Carbone con Marco Giovenale

Domenica 21 aprile 2024, dalle 11.30 alle 13:00 al Casale dei Cedrati, Marco Giovenale è il sesto ospite di Poesia in villa: otto letture, un ciclo di incontri mensili a cura di Maria Teresa Carbone. 


Marco Giovenale, editor e traduttore, insegna Storia delle scritture italiane di secondo Novecento e contemporanee, in particolare presso il sito CentroScritture.it. È tra i fondatori e redattori di Gammm.org (2006), sito di materiali sperimentali. Con Antonio Syxty e Michele Zaffarano cura gli incontri e il blog Esiste la ricerca (spazio web ospitato da MTM – Manifatture Teatrali Milanesi).
In versi ha pubblicato, tra l’altro: La casa esposta (Le Lettere, 2007), Criterio dei vetri (Oèdipus, 2007), Shelter (Donzelli, 2010), Maniera nera (Aragno, 2015), Strettoie (Arcipelago Itaca, 2017), Delle osservazioni (Blonk, 2021), Cose chiuse fuori (Aragno, 2023). In prosa: Lie lie (La camera verde, 2010), Quasi tutti (Polimata, 2010; ediz. definitiva Miraggi, 2018), Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens, 2016), Le carte della casa (Edizioni volatili, 2020), La gente non sa cosa si perde (Tic, 2021), Il cotone (Zacinto, 2021), Statue linee (pièdimosca, 2022), Oggettistica (TIC, 2024). Suoi testi sono in Parola plurale (Sossella, 2005) e altre antologie. 
Tra le opere grafiche, Enciclopedia asemica / Asemic Encyclopaedia (IkonaLíber, 2019). Un saggio sulle scritture asemiche è infine Asemics. Senso senza significato (IkonaLíber, 2023). 

Al ciclo hanno partecipato Franco Buffoni, Sara Ventroni, Gilda Policastro, Laura Pugno e Guido Mazzoni. I prossimi incontri saranno con Maria Grazia Calandrone e Antonella Anedda. 

Il Casale dei Cedrati si trova nel parco di Villa Doria Pamphilj Via Aurelia Antica, 219 – 00165 Roma Entrata dal parco: via Aurelia Antica, 183
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

domenica 17 marzo 2024

Alla ricerca delle zone in ombra di Roma

L'incontro con gli autori nella bibliolibreria gratuita Plautilla 

Gianluca Chiovelli 

Sabato scorso ho avuto il piacere di essere ospitato presso la bibliolibreria Plautilla per illustrare il libro La campagna dei Papi assieme agli altri due autori, e soci dell’associazione “Primavalle in Rete”, Alessandro Guarnacci ed Ennio De Risio. 

Non sto qui a riassumere quanto è stato detto poiché si è andati, anche per mia colpa, vagando di argomento in argomento: poiché tante sono le notizie e le scoperte effettuate nel campo d’indagine di “Primavalle in Rete”, il settore di Roma nord-ovest compreso fra l’Aurelia, la Boccea e la Trionfale.

Gianluca Chiovelli, Alessandro Guarnacci e Ennio De Risio

A ogni modo il succo di ciò che si voleva trasmettere era questo: non esiste, a Roma, un luogo anonimo, privo di storia e a cui possiamo guardare con indifferenza. Questo è impossibile. È vero: la Roma più celebre si sviluppa soprattutto sulla riva sinistra del Tevere, sui campi e i colli dove ritroviamo i grandiosi monumenti del periodo imperiale, dal Colosseo ai Fori al Pantheon. È altrettanto incontestabile che tali silhouette dominano l’immaginario collettivo dell’umanità, stimolato anche dai kolossal cinematografici e televisivi. Ed è innegabile che Alberto Angela, se vuole fare un documentario dei suoi, dovrà aggirarsi da quelle parti, anche per sfruttare visivamente il lascito rinascimentale, barocco e ottocentesco di chiese, edifizi nobiliari e quant’altro. 

martedì 27 febbraio 2024

La campagna dei Papi, incontro con Gianluca Chiovelli, Plautilla, 9 marzo, ore 11



Sabato 9 marzo alle ore 11, nella bibliolibreria gratuita Plautilla presso il DSM Colautti, in Via Colautti 28, si terrà un incontro con Gianluca Chiovelli, autore del libro La campagna dei Papi (ed.Iacobelli, 2023). Dialogherà con lui Maria Teresa Carbone. Pubblichiamo qui di seguito un breve testo di presentazione dell'autore.

Gianluca Chiovelli

La campagna dei Papi (Iacobelli, 2023) è il prosieguo naturale del libro precedente, La storia di Primavalle dalla preistoria ai giorni nostri (Typimedia, 2020), poiché si riallaccia agli stessi temi e li amplia a uno sguardo più vasto sulla città nel settore nord-ovest. Entrambe le pubblicazioni danno conto della storia novecentesca dei luoghi trattati (miscelando i personaggi e le vicende più note agli aneddoti di puro rilievo locale) e però si spingono indietro sino all’età classica (etrusco-romana), alto-medioevale (primo Cristianesimo e amministrazione pontificia) e moderna (dal Cinquecento alla fine del XIX secolo). Ciò è dovuto all’esigenza di separare la storia recente, peculiare a quartieri e borgate, da quella più risalente, quasi del tutto sconosciuta al grande pubblico, almeno per quanto riguarda il nostro settore. 

lunedì 12 febbraio 2024

POESIA IN VILLA. Quarta lettura con Gilda Policastro

Gilda Policastro
Sabato 13 gennaio, dalle 15.00 alle 16:30, al Casale dei Cedrati ci ritroviamo con Gilda Policastro, nell'ambito del ciclo di otto letture cura di Maria Teresa Carbone, in collaborazione con Monteverdelegge. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. 

Gilda Policastro ha pubblicato libri di poesia, tra cui Non come vita (Aragno, 2013), Inattuali (Transeuropa, 2016) e La distinzione (Giulio Perrone, 2023). E' inoltre autrice di romanzi - Il farmaco (Fandango, 2010), Cella (Marsilio, 2015), La parte di Malvasia (La Nave di Teseo, 2021) e di saggi, tra i quali L'ultima poesia (Mimesis, 2021). Insegna Letteratura e scrittura creativa e collabora con il sito "Le parole e le cose. Letteratura e realtà" e con la rivista digitale "Snaporaz".

Nel ciclo Poesia in villa ogni poeta legge, accanto ai suoi testi, versi di uno o più predecessori, antichi o recenti, italiani o stranieri, legati ad un  concetto  esteso di natura in una cornice di dialogo con Maria Teresa Carbone e col pubblico. 

I prossimi incontri saranno con Laura Pugno, Marco Giovenale, Maria Grazia Calandrone e  Antonella Anedda.

Il Casale dei Cedrati si trova nel parco di Villa Doria Pamphilj
Via Aurelia Antica, 219 – 00165 Roma
Entrata dal parco: via Aurelia Antica, 183

sabato 13 gennaio 2024

POESIA IN VILLA. Terza lettura con Franco Buffoni

Franco Buffoni (fotografia di Dino Ignani)

Sabato 13 gennaio,alle 15.00 alle 16:30, il Casale dei Cedrati ospita Franco Buffoni, nell'ambito del ciclo di otto letture cura di Maria Teresa Carbone, in collaborazione con Monteverdelegge. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. 

Franco Buffoni (Gallarate, 1948) ha pubblicato diverse raccolte poetiche, tra cui Il profilo del Rosa, Guerra, Noi e loro, Roma (confluite con altre nell'antologia Poesie 1975-2072, Mondadori 2012), Jucci, Avrei fatto la fine di Turing, La linea del cielo, Betelgeuse e altre poesie scientifiche. 
Romanziere, saggista e traduttore, ha insegnato letteratura inglese e letterature comparate; ha fondato e dirige «Testo a fronte». Nel ciclo Poesia in villa ogni poeta legge, accanto ai suoi testi, versi di uno o più predecessori, antichi o recenti, italiani o stranieri, legati al concetto di natura (un concetto da intendersi in modo esteso) in una cornice di dialogo con Maria Teresa Carbone e col pubblico. 

AI ciclo partecipano: Antonella Anedda, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Marco Giovenale, Guido Mazzoni, Gilda Policastro, Laura Pugno, Sara Ventroni. 

Casale dei Cedrati, Villa Pamphili, via Aurelia Antica 219, Roma

venerdì 15 dicembre 2023

POESIA IN VILLA - Sara Ventroni al Casale dei Cedrati


Sabato 16 dicembre h.11:30-13:00,  si tiene al Casale dei Cedrati l'incontro con Sara Ventroni, seconda ospite del ciclo Poesia in villa, un ciclo di otto letture mensili a cura di Maria Teresa Carbone, in collaborazione con Monteverdelegge. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Nel ciclo Poesia in villa ogni poeta legge, accanto ai suoi testi, versi di uno o più predecessori, antichi o recenti, italiani o stranieri, legati al concetto di natura (un concetto da intendersi in modo esteso, senza escludere, per esempio, le microplastiche di cui ci nutriamo ogni giorno) in una cornice di dialogo con Maria Teresa Carbone e col pubblico. 
Al ciclo partecipano: Antonella Anedda, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Marco Giovenale, Guido Mazzoni, Gilda Policastro, Laura Pugno, Sara Ventroni. 

Nata a Roma, Sara Ventroni ha pubblicato l’opera teatrale Salomè (No Reply, 2005); Nel Gasometro (Le Lettere, 2006); La sommersione (Aragno, 2016), Le relazioni (Aragno, 2019). Ha curato la traduzione di versi scelti da Leaves of Grass di Walt Whitman (Contengo moltitudini, Ponte alle Grazie 2020) e la traduzione di The Waste Land di T. S. Eliot (Ponte alle Grazie, 2022). È Senior Research Fellow presso l’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e la Storia delle Idee (CNR). 

lunedì 13 novembre 2023

Riapre il Casale dei Cedrati, domenica 19 novembre ore 12:30 a Villa Pamphilj

Finalmente una notizia che riempie di speranza gli abitanti di Monteverde e non solo: Domenica 19 novembre alle ore 12:30, all'interno  a Villa Pamphili, riapre il Casale dei Cedrati, uno spazio multifunzionale dove ci si può incontrare a Villa Pamphilj per leggere, acquistare o semplicemente curiosare le ultime novità editoriali, dove si potranno vedere nuovamente mostre interessanti di giovani artisti, ascoltare i poeti leggere le loro poesie, partecipare a laboratori, oppure sedersi semplicemente in uno splendido giardino per fare due chiacchiere. Ci si potrà incontrare di nuovo in questo luogo meraviglioso e unico,  allestito presso il Giardino dei Cedrati che costeggia le antiche mura dell'Acquedotto di Traiano e che, purtroppo, è stato chiuso forzatamente per sette anni. 

Si legge nel comunicato stampa: "Dopo anni di abbandono l'antico Casale e le aree verdi circostanti riacquistano il loro splendore, grazie a una rinnovata collaborazione della Consortile che lo gestisce con la Sovrintendenza ai Beni culturali e l'assessorato all'Agricoltura e Ambiente del Comune, e d'intesa con il XII municipio. All'interno dei suoi spazi, riprendono le varie attività. Mostre, dibattiti, proiezioni, laboratori, e ancora lezioni sulla storia dei giardini di Roma. Tutto a tema ambientale."

Per l'occasione, nelle sale espositive del Casale, sarà presentato il progetto Greenit di Simone Cametti che fa parte del ciclo di esposizioni, interventi site-specific e residenze, ideato e curato da Lori Adragna.  

Monteverdelegge, insieme con altre associazioni e istituzioni localiha un forte legame con il Casale dei Cedrati, e fin dalla sua nascita ha partecipato e collaborato attivamente a diverse sue attività. Vi terremo informati con la nostra newsletter, ma anche qui nel blog, sulle prossime iniziative dei Casale dei Cedrati, perchè Monteverdelegge parteciperà con il progetto POESIA IN VILLA, un ciclo di otto incontri mensili a cura di Maria Teresa Carbone, in cui ogni volta un poeta in scena sarà invitato a leggere, accanto ai suoi testi, alcune poesie di uno o più predecessori, antichi o recenti, italiani o stranieri, legate al concetto di natura. Si inizierà Domenica 26 novembre, alle ore 11:30, con Guido Mazzoni che sarà il primo poeta ospite.

mercoledì 20 luglio 2022

Libri e Spritz a Monteverde: Conversazione sul libro Che ci faccio qui, a cura di Maria Teresa Carbo

 

Venerdì 22 Luglio alle ore 18:30 

presso il CineVillage Monteverde (Largo A. Ravizza 1)

Da qualche anno tutti abbiamo in tasca un dispositivo che ci permette di riprodurre il nostro sguardo e di rilanciarlo nel mondo. Cosa succede, però, quando a fotografare, sono gli scrittori? Perché poeti e narratori decidono di aderire a un social come Instagram, dove dominano le immagini? E quale rapporto si instaura fra scrittura e fotografia?

Maria Teresa Carbone, autrice, giornalista e traduttrice, scrive su diverse testate, insegna giornalismo all’ateneo di Roma Tre e si occupa di educazione alla lettura
Maria Cristina Reggio, studiosa di arti visive e performative, è docente ordinaria all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove insegna Comunicazione Multimediale



sabato 6 febbraio 2021

New Mexico: Ruidoso e le donne di un gruppo di lettura

In questo articolo, estratto da Il Manifesto, Maria Teresa Carbone ci racconta come un gruppo di lettura del New Mexico, sia diventato un luogo umano e fisico di intervento sociale, e come la lettura condivisa possa creare un empatia che va al di là della letteratura coniugandosi con la pratica sociale e l'intervento diretto sul territorio.



Maria Teresa Carbone

La buona letteratura rende attivi: a Ruidoso, cittadina di ottomila abitanti nel New Mexico, dieci lettrici – addestrate e affiancate da personale sanitario – hanno allestito un centro vaccinazioni che ha inoculato 2417 dosi, poco meno di un terzo della popolazione.

Secondo uno stereotipo consolidato, i gruppi di lettura sono composti da signore non più giovani che chiacchierano dei libri appena letti sorseggiando una tazza di tè o, più audacemente, un calice di vino bianco. Come tutti gli stereotipi, anche questo non è del tutto campato in aria: è vero che nei gruppi di lettura la presenza femminile prevale, è vero che l’età media si inserisce in quella fascia che, parlassimo di sport, sarebbe definita «seniores». E tuttavia l’immagine sonnolenta che potremmo ricavare dal vecchio cliché è contraddetta dalla realtà dei fatti.

A chi non ha mai partecipato a un book club possiamo infatti testimoniare che le discussioni, pur fondate sull’imperativo dell’ascolto rispettoso di ogni voce, sono spesso (quasi sempre) vivaci e appassionate. Nel gruppo infatti non c’è – come tende a pensare chi li vede da fuori – uno sfoggio sterile di erudizione, ma il confronto tra la propria lettura di un testo, filtrata attraverso un percorso individuale di esperienze, ricordi, conoscenze, e le letture degli altri, anch’esse segnate da analoghi, ma diversi, itinerari.

La scoperta che lo stesso libro si presta a mille interpretazioni differenti, che una pagina da noi letta distrattamente ha suscitato riflessioni cui non avremmo mai pensato, ha qualcosa di eccitante e porta non solo ad approfondire la conoscenza di quella data opera, ma a guardare agli altri con maggiore attenzione. Per questo c’è chi ha detto, e noi concordiamo, che un gruppo di lettura sarebbe un buon esempio per i tanti dibattiti televisivi dove pare che ogni partecipante miri soprattutto a imporre le proprie parole su quelle altrui. Insomma, una scuola di politica viva.

Lungo preambolo per introdurre un piccolo fatto accaduto a Ruidoso, cittadina del New Mexico di circa ottomila abitanti, dieci dei quali – anzi, delle quali – sono socie orgogliose del Fabulous Ladies Book Club: donne, scrive Nora Krug sul Washington Post, che hanno superato di poco o di tanto la quarantina e che si riuniscono una volta al mese da Ranchers, una bisteccheria locale. O meglio, si riunivano, visto che l’ultima volta che il gruppo si è tenuto dal vivo è stata un anno fa, il 20 febbraio 2020 (libro prescelto per la conversazione, Becoming di Michelle Obama).

Da allora, come è successo a tanti circoli simili nel mondo, le favolose signore hanno continuato a parlare di libri attraverso uno schermo. Fino a quando, a fine dicembre, una di loro, Keri Rath, di professione ostetrica, ha saputo che era in arrivo un quantitativo di vaccino anti-Covid, ma occorreva organizzarne la somministrazione in modo efficace e rapido.

Subito Keri ha pensato alle sue compagne di lettura, «donne istruite, motivate, capaci». Detto fatto, le dieci lettrici – opportunamente addestrate e affiancate da personale sanitario – hanno allestito un centro vaccinazioni che tra il 3 e il 23 gennaio ha inoculato 2417 dosi, poco meno di un terzo della popolazione di Ruidoso, occupandosi al tempo stesso della campagna informativa via social, del coordinamento con il servizio pubblico della contea, dell’immagazzinamento del vaccino, dell’accoglienza ai cittadini.

Nonostante l’impegno (fino a cinquanta ore di lavoro volontario alla settimana), le signore sono entusiaste. «Dopo mesi in cui ci siamo sentite impotenti – ha detto una di loro, Marin Goza – abbiamo colto al volo l’opportunità di dare un aiuto per porre fine all’incubo in cui siamo piombati. Leggiamo letteratura per alimentare la nostra empatia e quindi ci è stato naturale metterla in pratica quando se n’è presentata l’occasione. Senza contare che sentivamo la mancanza delle altre, e questo è stato un modo per ritrovarci insieme».

mercoledì 22 aprile 2020

Quattro stagioni per un castagno


Maria Teresa Carbone

A volte – anzi spesso – ce ne dimentichiamo, ma noi siamo cugini, sia pur lontanissimi, di tutte le forme viventi, e non solo di quelli che chiamiamo animali (quasi non lo fossimo anche noi), ma pure delle piante, dei fiori, degli alberi. Il loro (apparente) silenzio, la loro (apparente) immobilità ce li fanno pensare lontani e diversi, ma chi ha orecchie per intendere e occhi per guardare si accorge della loro voce, fatta di sussurri e fruscii, e dei loro movimenti mai casuali alla ricerca di luce e di nutrimento.
Ha di certo orecchie per intendere e occhi per guardare la nostra amica Raethia Corsini, che in questi giorni complicati, in un momento per lei particolarmente doloroso, ha trovato il coraggio di dare alle stampe un piccolo libro singolare: narrazione autobiografica, raccolta di riflessioni, ricettario... Il titolo è Suite per un castagno, esplicito omaggio al protagonista del libro, il centenario Gnone, che per la piccola Raethia è una sorta di nume tutelare, un'entità benevola che la protegge dalle intemperie non solo atmosferiche. Ma il libro si sarebbe potuto intitolare anche “Le quattro stagioni”, perché la partitura di questa composizione davvero musicale, nel ritmo e nella lingua, si scandisce appunto lungo i tempi dell'anno, così come vengono vissuti nel piccolo borgo dell'appennino pistoiese, dove l'autrice ha trascorso l'infanzia, prima del trasferimento nella grande città. Una infanzia montanara, descritta senza indulgenze nostalgiche, con affetto e con ironia: la tessitura stretta di una comunità che è solidale ma può essere opprimente, i segreti di famiglia che segreti non sono ed emergono quando non dovrebbero, i turbamenti di una bambina ancora per poco ignara delle prove che la aspettano. È una vita fatta di grandi fatiche, di dolori sopportati senza recriminazioni (un esempio fra i tanti, la nonna Lea che, rimasta vedova giovane, e sfigurata per un accidente che ha reso il suo volto “picassiano”, gestisce con buonumore e piglio combattivo la merceria del paese) e pure di divertimenti semplici in cui occupa uno spazio centrale il cibo, lo stesso che si è mangiato per secoli, con le castagne al primo posto, nelle varie forme che assumono grazie a manipolazioni antiche, quasi rituali.
Nella clausura forzata in cui stiamo vivendo, la lettura di Suite per un castagno ha qualcosa di benefico: ci accosta a un mondo non molto lontano e tuttavia quasi dimenticato, ci ricorda che la vita si è sempre confrontata con grandi difficoltà e che questo non può, non deve spegnere l'allegria (Le Piastre, il borgo di cui ci parla Raethia, è anche sede del campionato italiano della bugia, evoluzione moderna di un'antica tradizione burlesca), ci invita a inserire le attuali traversie dentro un tempo più lungo, quello delle stagioni, che si susseguono – nel bene e nel male – al di là della nostra volontà.

Raethia Corsini
Suite per un castagno
Guido Tommasi Editore
pp. 136, euro 13



lunedì 19 marzo 2018

IL VIDEO del terzo e ultimo incontro della rassegna La poesia è un'intelligenza, Editi/Inediti 2018



Il video documenta il terzo e ultimo incontro (18 marzo) della rassegna  La poesia è un'intelligenza, Editi/Inediti 2018, al Circolo delle Quinte,  al quale hanno partecipato Carlo Bordini e Marco Giovenale.
La scrittura e la sonorità, il controllo sul testo e l'ironia sono stati spunti per una conversazione a cui hanno partecipato Cetta Petrollo Pagliarani, Luca Venitucci, Stefano Mura e  Maria Teresa Carbone, ideatrice della rassegna in collaborazione con Marco Giovenale.
I video degli incontri precedenti: 

giovedì 15 febbraio 2018

La poesia è un'intelligenza, Editi/Inediti 2018, con Lidia Riviello e Sara Ventroni al Circolo delle Quinte

Lidia Riviello (a sinistra) e Sara Ventroni in due scatti di Dino Ignani
Lidia Riviello e Sara Ventroni sono le protagoniste del secondo incontro della rassegna La poesia è un’intelligenza. Il titolo di questo breve ciclo, che è cominciato a gennaio con il confronto tra Nanni Balestrini e Guido Mazzoni, e che si chiuderà il 17 marzo (in scena Carlo Bordini e Marco Giovenale) è preso dagli Écrits poétiques di Christophe Tarkos. È probabile che alla frase Tarkos attribuisse una valenza ironica, di quella ironia però che, proprio perché tale, non si esime dal dubitare di se stessa. Da questo dubbio sottinteso e dalle domande che ne derivano – cosa è oggi la poesia? qual è il suo ruolo? a chi parla? – è nata l'idea di un breve ciclo di incontri, nei quali autori diversi per età, postura e stile, e insieme affini nella tensione verso la ricerca, si confrontano. La lettura incrociata di testi editi e inediti è la base per una conversazione su alcuni nodi cruciali della poesia contemporanea: scrittura e sonorità, diffusione e valenza, cesura con il passato, rapporto con altri ambiti linguistici, sconfinamenti di genere.

La poesia è un’intelligenza.
Editi/Inediti 2018
Secondo incontro, sabato 17 febbraio, alle ore 18:00
letture di (e conversazione con)
Lidia Riviello e Sara Ventroni

INGRESSO LIBERO
necessaria la prenotazione, scrivendo a:
laura.urbani25 [at] gmail.com

venerdì 24 novembre 2017

Strane storie di cani



Oggi abbiamo presentato da Plautilla il libro di Maria Teresa Carbone 111 cani e le loro strane storie pubblicato dalla casa editrice Emons, nota soprattutto per i suoi audiolibri, ma anche per i gialli tedeschi e appunto per le guide 111. C'erano molti amici di Monteverdelegge, tanti padroni e padrone di cani che si sono conosciuti nei vialetti alberati di Villa Sciarra e c'era pure Barnie, il bianco cane con le orecchie nere che porta i libri in bicicletta nel logo di Plautilla. Consigliando a tutte e a tutti di leggere questo libro, fatto di  brevi storie che si possono spiluccare a colazione, in tram o la sera, prima di andare a letto, perché ricche di ironia, curiosità e affetto per gli amati quadrupedi, vi anticipiamo, a mo' di assaggio gustoso, la premessa dell'autrice:

Maria Teresa Carbone
Se noi - noi umani si intende – siamo oggi quello che siamo, lo dobbiamo anche ai cani, che ci accompagnano da decine di migliaia di anni nella buona e nella cattiva sorte. Nei loro musi pelosi ci siamo specchiati per secoli, indovinando tratti comuni, che a seconda dei casi abbiamo accolto o tenuto a distanza:  siamo cani sciolti, ci guardiamo in cagnesco, facciamo una vita da cani...
Nel tempo i cani hanno imparato a capirci, quasi certamente più di quanto noi riusciamo a capire loro. Si sono adattati agli ambienti dove abbiamo vissuto insieme e ai lavori – molti, spesso faticosi – che abbiamo chiesto o imposto loro di fare: per questo hanno forme e dimensioni diversissime, come non accade a nessun'altra specie sulla terra.
Tanti di loro sono diventati celebri presso noi umani, e di alcuni troverete le storie nelle pagine che seguono. Ma qui vorrei ricordare dei cani che all'apparenza non hanno fatto niente di speciale: non hanno corso centinaia di chilometri per ritrovare i loro compagni umani, non hanno praticato sport eccentrici, non hanno combattuto in guerra, non sono diventati stelle del cinema, della televisione o dei social network.
Per nessuno di questi cani, che per alcuni anni si sono ritrovati giorno dopo giorno lungo i viali di Villa Sciarra, a Roma – Lilli, Barnie, Tempesta, Tessie, Camilla, Indy, Sofia, e la lista potrebbe continuare a lungo – sarà eretto un monumento. Sono vissuti (e alcuni ancora vivono) quietamente, anche quando erano – o sono – famosi per i loro latrati penetranti o per la loro impenitente tendenza a lanciarsi all'inseguimento degli amanti del jogging mattutino.
Chi però ha avuto la fortuna di conoscerli e di condividere insieme a loro un pezzetto della propria vita sa che ciascuno è stato, ed è, unico e irripetibile. Come unici e irripetibili sono i cani senza storia che popolano il mondo.
Ai cani di Villa Sciarra, e ai milioni di loro compagni senza storia, è dedicato questo libro. 

martedì 7 novembre 2017

Un amore in forma di pagina

Maria Teresa Carbone
L'Italia è un paese dove si legge, in media, molto poco. Lo vediamo quando osserviamo i passeggeri di una metropolitana o di un treno, e non possiamo fare a meno di notare quanto siano rare le persone che hanno in mano un libro. E ce lo ricordano impietose le statistiche anno dopo anno, ogni volta che si pubblicano i dati sulla fruizione culturale. Per qualche giorno si piange. Sui media gli esperti osservano come la diffusione della lettura sia correlata al benessere economico di un paese – lasciando intendere che se solo leggessimo un poco di più, saremmo tutti più ricchi. Ma poi, che l'equazione sia vera o no, i dati vengono dimenticati e tutto continua come prima, quasi che la scarsa passione per la lettura fosse un tratto caratteristico e ineliminabile dell'Italia, come la sua forma a stivale o il suo essere una penisola.
Non è così, e lo dimostra il progressivo aumento della lettura in Spagna, dove negli ultimi quindici o vent'anni sono state adottate e attuate in questo senso politiche energiche e, a quanto pare, fruttuose. Politiche che, d'altro canto, qui come ovunque, possono avere successo soltanto se partono dal presupposto che leggere non è scontato, che la lettura non appartiene alle attività “naturali” (per quello che può valere la parola) degli umani, come mangiare o parlare o camminare, ma va appresa e nutrita e praticata e stimolata, esattamente come avviene con uno sport o con uno strumento musicale. Per questo, “i dubbi intorno al piacere, forse anche al dovere, o alla necessità, o perfino alla inevitabilità del leggere, non devono essere mai repressi, o cancellati, o elusi”.
La frase, tratta dal saggio I diamanti in cantina di un pedagogista autorevole come Antonio Faeti, si trova nelle prime pagine di un testo, Il primo libro non si scorda mai, che ha un sottotitolo impegnativo, “Storie e idee per innamorarsi della lettura tra 5 e 11 anni”, e si rivolge a tutti coloro – genitori, insegnanti, bibliotecari – che si pongono il problema di accostare i bambini ai libri (o viceversa). E il fatto che l'autrice, Carla Ida Salviati, fra i maggiori esperti italiani di lettura per l'infanzia, la citi all'inizio di questo suo vademecum, chiarisce subito qual è l'impostazione di base – che appunto non esiste una idea astratta del libro, calata dall'alto e uguale per tutti, ma una pluralità di soggetti e di comportamenti, talora anche contraddittori fra loro e che tuttavia possono coesistere e che – soprattutto quando si parla di bambini – la lettura è un lungo allenamento, ed è un bel guaio se manca l'amore, anzi l'innamoramento che porterà a un amore – si spera – duraturo e senza il quale la fatica è solo fatica.
Così Salviati accompagna i suoi lettori adulti, lasciando intendere tra le righe, ma in modo inequivocabile, che loro stessi dovranno – se già non lo conoscono – scoprire e condividere con i figli o con gli allievi questo incantamento. Potrà accadere attraverso la lettura ad alta voce (“un dono al quale è difficile rinunciare”) o più tardi attraverso la scelta di titoli adatti, i più vari tra loro. In questo percorso, scandito su una architettura amabile e rigorosa (ogni capitolo contiene una parte generale introduttiva, dei puntualissimi consigli di lettura e infine una esperienza concreta in quel dato ambito), ai genitori, agli insegnanti e ai bibliotecari l'autrice non ha paura di mostrare i propri gusti, le proprie inclinazioni, e ricorda che gli adulti possono contare, come alleati formidabili, sui bambini stessi, perché “tutti i bambini, prima di leggere, vogliono imparare a leggere”. Molti, troppi, di loro perderanno questo desiderio e addirittura si dimenticheranno di averlo avuto. Ma non sarebbe ineluttabile.

Carla Ida Salviati
Il primo libro non si scorda mai
Giunti

pp. 144, euro 16

Questo articolo è uscito su alfabeta2 il 3 novembre 2017
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