sabato 28 febbraio 2015

La poesia della domenica - Public Enemy, Combatti il potere


Prima ancora che uscisse su album (Fear of a black planet, 1990), Fight the power segnò il film di Spike Lee Fa' la cosa giusta, uscito l'anno prima.
Lo strepitoso balletto di Rosie Perez, guantoni alle mani, sui titoli di testa (vedi il video sottostante), al ritmo di Fight the power fu l'apice, anche ideologico, del movimento hip hop della costa est degli Stati Uniti; il culmine e il canto del cigno della vecchia scuola (old skool), in cui la coscienza di classe e di razza costituivano parte essenziale e irrinunciabile di testi e musica e vita.
Fu Afrika Bambaataa, fondatore della Zulu nation, a codificare quella controcultura: il djing, il writing (graffiti), il b-boying (breakdance) e l’mcing, incentrato sulla figura dell’mc, acronimo di master of ceremonies, ovvero, di fatto, il rapper.
L'hip hop si sostanziava del funky e delle rivendicazioni politiche degli anni Sessanta e Settanta (Black Panthers, Last Poets, MLK) e del primo superfunky di James Brown e Bettie Davis (la moglie di Miles), ma importante fu l'apporto della cultura giamaicana (il toasting, sorta di flusso vocale su base percussiva, privo di fratture vocali e di ritmo, denso di improvvisazioni e licenze, ma caratterizzato da una certa formalità strutturale: il rap, insomma).
I Public Enemy (Chuck D, Flavor Flav, Professor Griff, Terminator X) guardavano con favore ai disordini urbani, denunciando con durezza le storture del governo centrale, il razzismo sudista e borghese bianco (i rednecks, ma anche Elvis e John Wayne); ebbero a condividere le teorie separatiste dei Black Muslims di Louis Farrakhan: il tal modo negavano ogni patria all'ammicco liberal bianco o al compromesso sociale della rampante borghesia nera (se la prendono pure con la canzoncina rassicurante di Bobby McFerrin: Don't worry, be happy, non preoccuparti e sii felice); ordirono almeno tre album eccezionali, in  cui il ritmo innato del funky rap, buono per lo sberleffo e il comizio, diviene, nella reiterazione ossessiva e durissima delle frasi musicali, specchio della nevrosi metropolitana del black man.
Dopo di loro vennero Eminem, 50 Cent, Fugees e compagnia, ma la guerra era finita - e scrosciavano i soldi. 

1989, un numero, un'altra estate,
(cerca di capire)
il suono del batterista funky,
la musica colpisce il tuo cuore perché so che hai un'anima,
- fratelli e sorelle, hey -
ascoltate se ve lo state perdendo,
lo dico a tutti,
tenete il ritmo mentre canto,
date uno sguardo
per capire quello che io so,
mentre le fasce sono sudate,
e le rime e il ritmo vanno avanti,
dovete darci quello che vogliamo,
dovete darci quello di cui abbiamo bisogno,
il nostro diritto di parola è libertà o morte,
dobbiamo combattere il potere costituito,
fatemi sentire che dite
"Combatti il potere".

Siccome il ritmo è fatto per ballare,
quello che conta è che le rime
sian scritte per riempire il vostro animo,
adesso che vi siete accorti che gli orgogliosi sono arrivati alla meta,
dobbiamo pompare dal cuore le nostre opinioni
per farci forza,
è un inizio, un pezzo d'arte
rivoluzionare è fare un cambiamento, niente di strano
gente, gente, noi siamo uguali,
no, noi non siamo uguali,
perché non capiamo come vanno le cose,
quello di cui abbiamo bisogno è coscienza,
non possiamo fregarcene,
tu dici "Cos'è questo?"
il mio amato 'andiamo al sodo',
ginnastica mentale autodifensiva
su fannullone, sbrigati, vieni allo show,
dovete muovervi, sono i vostri ideali,
fate in modo che tutti possano vedere,
così potremo combattere il potere costituito,
fatemi sentire che dite
"Combatti il potere".

Elvis è stato un eroe per molti,
ma non per me, vedi,
pensa al razzista che è stato quell'imbecille,
manda a fanculo lui e John Wayne
perché sono negro e ne sono orgoglioso
sono pronto, sono eccitato e per di più elettrizzato
la maggior parte dei miei eroi non appare su nessun francobollo
prova a guardare indietro,
se controlli troverai solo rednecks per 400 anni
Don't worry, be happy
è stata la canzone numero uno,
dannazione, se lo dico mi prendi a schiaffi subito,
proprio qui, andiamo,
cosa dobbiamo dire
potere al popolo, subito, ora,
per far vedere a tutti
che si può combattere il potere costituito.

"Combatti il potere".

Traduzione di Mc Mic e John 2CO .

1 commento:

  1. wow
    inserisco anche il link al video del pezzo:
    http://youtu.be/8PaoLy7PHwk

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