sabato 20 dicembre 2014

Caro Benigni, non puoi farmi pagare in Auditel?

Roma, 20 dicembre 2014

Caro Roberto,
Non ho seguito la tua trasmissione su I Dieci Comandamenti, e mi dispiace, ma lavoravo.
Sono sicuro, però, che è stata una bella trasmissione.
Sono molto affezionato ai Dieci Comandamenti. Me li hanno fatti studiare al catechismo. Mi piacciono tutti, a parte il nono che, mi sembra, ha un suo limite grosso. A Primavalle, dove ho fatto la Comunione e la Cresima, c'era pure l'undicesimo comandamento, ma questo non credo ti interessa.
Piuttosto, volevo dirti che mi ha piaciuto proprio il modo in cui ti hanno pagato.

Quattro milioni di svanziche per due serate, urca!
Non voglio mica obiettare, non sono soldi miei, e neanche degli italiani.
Mi piaci parecchio, non voglio dire nulla contro di te.
Sono soldi pubblicitari, cioè delle aziende.
Non c'era pubblicità nel tuo spettacolo mi hanno detto, ma i soldi pubblicitari arrivano lo stesso e sono tanti. Mi hanno pure spiegato che più l'Auditel va su, più la RAI guadagna. Insomma, la RAI i quattro milioni se li è ripresi con gli interessi senza che ce li deve chiedere a noi e questo mi va bene. Sono soldi privati, della pubblicità, mica nostri.
Quello che mi è piaciuto è il modo in cui sono calcolati.
Più ti vedono, più le aziende guadagnano, più la RAI guadagna, più tu guadagni.
Cioè, è un sistema perfetto, in cui tutti guadagnano, anche noi alla fine, dato che la RAI è pubblica e quello che guadagna la RAI lo guadagnamo noi.
Solo che vorrei, anzi, se tu volessi ... cioè vorrei applicare questa cosa anche a me.
Anzi a noi, a tutti gli italiani, che, di questi tempi, non se la passano mica bene.
Tanto non costa nulla, come mi hanno spiegato ci guadagnano tutti.
Ecco qua. Mettiamo che uno fa il guardiano, no? Guadagna poco, 1300, 1400, 1500, un po' di più se è più vecchio.
E te lo dico, a fare 'sto lavoro ci si gela il culo come pochi. E qualcuno rischia pure la pelle.
Si può vivere bene con questi soldi? No, te lo dico, anche se tu già lo sai, che sei vicino a noi, a noi del popolo.
Allora, un guardiano fa la sicurezza. Cioè, protegge la ricchezza degli altri. Un supermercato, una banca. E quelli sono ricchi.
Giorno dopo giorno li protegge, cioè non gli fa perdere la roba con furti rapine taccheggi assicurazioni eccetera.
Io mi chiedo: non si può chiedere una percentuale sulla ricchezza che si protegge?
Incassi milioni, miliardi, e dammi uno 0,00001, no? Come con l'Auditel. Più ti proteggo più incassi più guadagni. Ti faccio risparmiare su tutto, e dammi qualcosa, no? Perché solo 'sto fisso a fine mese?
Capito? Dovete pagarci con l'Auditel. Come è successo a te. Mi ha spiegato un professore, uno di sinistra come te, che così non ci perde nessuno, l'abbiamo visto. Il sistema perfetto. Ma mica solo me devi pagare così, le biologhe pure, che non c'hanno una lira, quelli che puliscono, i baristi, pure le commesse, poverine, e gli studenti che gli tocca lavorare, e quelli che lavorano al telefono, che, scusa, è un lavoro di merda, che ti insultano tutto il tempo. Fanno fare milioni alle aziende e gli danno il fisso. Anzi il prefisso, 500, 600 euro. E i muratori. I muratori tirano su palazzi che poi ci vanno le banche e quelli che tirano su i soldi con la Borsa e gli danno il fisso pure a loro.
No, li devono pagare in Auditel, il sistema giusto che è perfetto.
Tu che sei potente e anche vicino al popolo lo devi dire a Papa Francesco, che anche lui è una brava persona vicino ai poveri, lo dice sempre dalla finestra. Ti ha pure telefonato, siete pappa e ciccia. E lo devi dire pure a Renzi, che è amico tuo, che parla toscano come te, che bisogna pagarci in Auditel. Il sistema perfetto che non ci perde nessuno, anzi ci guadagnano tutti. Capito? Così pure noi possiamo comprarci qualcosa di meglio e vivere senza le preoccupazioni che tutti i giorni c'è da pagare qualcosa. Me lo fai questo favore?
Ti seguo sempre. Continua così, mi raccomando.
Ti faccio i migliori auguri di Natale e di Buon Anno, e non solo a te, ma anche a Nicoletta che è tanto una brava attrice che a Simona piace tanto.

Un saluto

Tuo

Oreste

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