Una composizione interamente dialogata, matrice della futura lauda drammatica in volgare.
La scena è ambientata sul Golgota: Cristo è sulla croce, agonizzante, la Madonna piangente ai suoi piedi; altri attori sono il popolo, che inneggia al martirio, e Giovanni Evangelista (sullo sfondo la Maddalena, Pilato, Giuda).
Il dialogo fra la madre e il figlio, in un volgare colloquiale e familiare, è una delle creazioni più potenti e toccanti della letteratura religiosa di tutti i tempi.
Figlio, occhi giocondi,
figlio, co' non respondi ?
figlio, perché t'ascondi
dal petto o' se' lattato?
si lamenta la Madonna, come una madre. E il Figlio (che, per tre volte, la chiama 'mamma'), semplicemente un uomo che soffre, le intima di non preoccuparsi, e di affidarsi alle cure di Giovanni:
Mamma, o' sei venuta ?
mortal me dài feruta,
ché 'l tuo pianger me stuta
....
Mamma col core affetto,
entro a le man te metto
de Joanne, mio eletto
...
Joanne, esta mia mate
tollela en caritate
aggine pietate
ca lo core ha forato.
La concitata disperazione della madre, la solitudine di fronte alla morte, la rassegnazione che si scioglie, infine, nella speranza: mai fu rappresentato con più vivezza e popolare spontaneità il nucleo fondante del Cristianesimo delle origini.
* * * * *
Nunzio:
Donna
del paradiso,
lo
tuo figliolo è priso,
Jesu
Cristo beato.
Accurre,
donna, e vide
che
la gente l'allide !
credo
che 'llo s'occide,
tanto
l'on flagellato.
Madonna:
Como
esser porrìa
che
non fece mai follia,
Cristo,
la speme mia,
om' l'avesse
pigliato ?
Nunzio:
Madonna,
egli è traduto,
Juda
sì l'ha venduto
trenta
denar n'ha 'vuto,
fatto
n'ha gran mercato.
Madonna:
Succurri,
Magdalena,
gionta
m'è adosso piena !
Cristo
figlio se mena,
como
m'è annunziato.
Nunzio:
Succurri,
Donna, aiuta !
ch'al
tuo figlio se sputa
e la
gente lo muta,
hanlo
dato a Pilato.
Madonna:
O
Pilato, non fare
lo
figlio mio tormentare,
ch'io
te posso mostrare
como
a torto è accusato.
Popolo:
Crucifige,
crucifige !
Omo
che se fa rege,
secondo
nostra lege,
contradice
al senato.
Madonna:
Priego
che m'entendàti,
nel
mio dolor pensàti;
forsa
mò ve mutati
de
quel ch'avete pensato.
Nunzio:
Tragon
fuor li ladroni
che
sian suoi compagnoni.
Popolo:
De
spine se coroni !
ché
rege s'è chiamato.
Madonna:
O
figlio, figlio, figlio !
figlio,
amoroso giglio,
figlio,
chi dà consiglio
al
cor mio angustiato ?
Figlio,
occhi giocondi,
figlio,
co' non respondi ?
figlio,
perché t'ascondi
dal
petto o' se' lattato ?
Nunzio:
Madonna,
ecco la cruce,
che
la gente l'aduce,
ove
la vera luce
dèi
essere levato.
Madonna:
O
croce, que farai ?
el
figlio mio torrai ?
e che
ce aponerai
ché
non ha en sé peccato ?
Nunzio:
Succurri,
piena de doglia,
ché
'l tuo figliol se spoglia;
e la
gente par che voglia
che
sia en croce chiavato.
Madonna:
Se
glie tollete 'l vestire,
lassàtelme
vedire
come
'l crudel ferire
tutto
l'ha 'nsanguinato.
Nunzio:
Donna,
la man gli è presa
e
nella croce è stesa,
con
un bollon gli è fesa,
tanto
ci l'on ficcato !
L'altra
mano se prende,
nella
croce se stende,
e lo
dolor s'accende,
che
più è multiplicato.
Donna,
li piè se prenno
e
chiavèllanse al lenno,
onne
iontura aprenno
tutto
l'han desnodato.
Madonna:
Ed io
comencio el corrotto.
Figliolo,
mio deporto,
figlio,
chi me t'ha morto,
figlio
mio delicato ?
Meglio
averìen fatto
che
'l cor m'avesser tratto,
che,
nella croce tratto,
starce
descilïato.
Cristo:
Mamma,
o' sei venuta ?
mortal
me dài feruta,
ché
'l tuo pianger me stuta,
ché
'l veggio sì afferrato.
Madonna:
Figlio,
che m'agio anvito,
figlio,
patre e marito,
figlio,
chi t'ha ferito ?
figlio,
chi t'ha spogliato ?
Cristo:
Mamma,
perché te lagni ?
voglio
che tu remagni,
che
serve i miei compagni
ch'al
mondo agio acquistato.
Madonna:
Figlio,
questo non dire,
voglio
teco morire,
non
me voglio partire,
fin
che mò m'esce il fiato.
Ch'una
agiam sepultura,
figlio
de mamma scura,
trovarse
en affrantura
mate
e figlio affogato.
Cristo:
Mamma
col core affetto,
entro
a le man te metto
de
Joanne, mio eletto;
sia
il tuo figlio appellato.
Joanne,
esta mia mate
tollela
en caritate
aggine
pietate
ca lo
core ha forato.
Madonna:
Figlio,
l'alma t'è uscita,
figlio
de la smarrita,
figlio
de la sparita,
figlio
attossicato !
Figlio
bianco e vermiglio,
figlio
senza simiglio
figlio
a chi m'appiglio ?
figlio,
pur m'hai lassato.
Figlio
bianco e biondo,
figlio,
volto iocondo,
figlio,
perché t'ha el mondo,
figlio,
così sprezato ?
Figlio,
dolce e piacente,
figlio
de la dolente,
figlio,
hatte la gente
malamente
treattato !
O
Joanne, figlio novello,
morto
è lo tuo fratello,
sentito
aggio 'l coltello
che
fo profetizzato.
Che
morto ha figlio e mate
de
dura morte afferrate,
trovarse
abracciate
mate e figlio a un cruciato.
mate e figlio a un cruciato.
sempre meravigliosa!
RispondiEliminaanna