martedì 26 aprile 2016

L’identità sessuale e il suo immaginario: conversazioni sul genere

Domani 27 aprile alle ore 18,00 da Plautilla si terrà ultimo incontro per il ciclo  "L'identità sessuale e il suo immaginario". 
Il titolo  sarà  LE REGOLE DELL’ATTRAZIONE (27 aprile, ore 18,00) e si parlerà di identità sessuale, identità di genere, orientamento sessuale e di persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali transessuali). Nel parleranno  Francesco Ciuti, psicologo e psicoterapeuta  e Viviana Gravano,  docente all'Accademia delle Belle Arti.




venerdì 22 aprile 2016

Eleanor Wilner a Roma

MonteverdeLegge è felice di annunciare l'uscita del volume " Tutto Ricomincia" (Gattomerlino Edizioni, 2016) di Eleanor Wilner  curato dal gruppo del Laboratorio di traduzione (Maria Adelaide Basile, Fiorenza Mormile, Anna Maria Rava, Anna Maria Robustelli, Paola Splendore, Jane Wilkinson). Il 26 Aprile vi sarà un reading (ore 18.30) della poetessa presso la John Cabot University e a seguire letture  da "Tutto Ricomincia".

mercoledì 20 aprile 2016

La Notte Bianca della lettura

Domani, 21 aprile dalle ore 18, LA NOTTE BIANCA DELLA LETTURA presso il I.I.S. Federico Caffè con ospiti, giochi e tanto altro... Partecipano scrittori, poeti, editori, musicisti, complessi musicali, tra i quali Bruno Panico, Sara Ventroni, Luciana Capitolo, Christian Raimo, Gaia Cenciarelli, Giuseppe Laterza, Antonio Pascale, Reading Follereau con coro africano e Claudio Morici.Consulta qui il programma.

martedì 19 aprile 2016

Notte Bianca del 21 aprile al Federico Caffè, programma

Notte Bianca della lettura
I.S.I.S Federico Caffè
Viale di Villa Pamphili 86 - Via Fonteiana 111

Vorrei che tutti leggessero. Non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo  (Gianni Rodari)

18:00 -  Introduzione al tema della serata, accompagnamento musicale di Bruno Panico e Bruno Gherlanz  - Cortile centrale Viale di Villa Pamphili, 86
18:10 - Letture di Luciana Capitolo, autrice  del libro Pasolini. Un giorno nei secoli tornerà aprile   -  Cortile centrale Viale di Villa Pamphili, 86
18:20 - Letture della poetessa Sara Ventroni  insieme agli studenti  con accompagnamento musicale di Bruno Panico e Bruno Gherlanz
Cortile centrale Viale di Villa Pamphili, 86
18:50 - Letture e riflessioni dello scrittore Christian Raimo. Letture degli studenti, accompagnamento musicale di Bruno Panico e Bruno Gherlanz Cortile centrale Viale di Villa Pamphili, 86
19:20 - Letture e riflessioni della scrittrice Gaja Cenciarelli. Letture degli studenti, accompagnamento musicale di Bruno Panico e Bruno Gherlanz Cortile centrale Viale di Villa Pamphili, 86
19:40 - L’editore Giuseppe Laterza  e lo scrittore  Antonio Pascale
affrontano il tema "Come si scrive un saggio"
Aula Magna Via Fonteiana, 111
20:10 – La giornalista Maria Teresa Carbone, Monteverdelegge/Pagina99 affronta il tema “Come si scrive un articolo”-Aula Magna Via Fonteiana, 111
20:20 - Letture studenti, laboratorio “Leggiamo con Paola Pitagora”
 Aula Magna Via Fonteiana, 111
20:30 - Reading, “Grano e tenerezza” da Raoul Follereau con coro africano Aula Magna Via Fonteiana, 111
20:55 - Letture di Isabella Cognatti, docente I.I.S. “Federico Caffè”, responsabile laboratorio Teatrale Integrato -Aula Magna Via Fonteiana, 111
21:05 - Letture studenti laboratorio “Leggiamo con Paola Pitagora”
Aula Magna Via Fonteiana, 111
21.15 - Premiazione del Concorso “Il mio libro”
Aula Magna Via Fonteiana, 111
21: 30 - Claudio Morici con accompagnamento musicale di Bruno Panico e Bruno  Gherlanz  -  Aula Magna Via Fonteiana, 111

Plautilla esiste



Finalmente è arrivato il grande giorno! Il 19 aprile, alle ​17 nella sala degli affreschi ​del Dsm (via Colautti 28-30) i rappresentanti della Asl Roma D, del municipio XII e di Monteverdelegge firmeranno il protocollo ​che sancisce ufficialmente​  l’esistenza di Plautilla​, bibliolibreria gratuita aperta al territorio. ​ E' un momento importante per la nostra associazione, e speriamo che in tante e tanti sarete con noi a celebrarlo.






lunedì 18 aprile 2016

Arte e poesia: Sujata Bhatt su un’opera di WOLS

            


WOLS,Tête fantastique, 1936-37
Karin und Uwe Hollweg Sammlung ©VG.












Sujata Batth

Dove dorme lo scorpione — Tête Fantastique


Tris! Hai il cervello pieno di cerchi e di croci —
un cimitero pieno di amici morti.

Uno scorpione dorme sul tuo occhio sinistro
e il tuo orecchio sinistro è un verme.

La tua voce, una sirena travestita
fugge con tre occhi, tre nasi
e un amo attaccato alla testa.
Chi catturerà adesso?

C'è tanto spazio dentro i tuoi sogni,
tanto da far crescere fiori di agave all'infinito —

Tris! Un uomo solleva una foglia
più grande di lui, una foglia così pelosa e pungente
che deve lottare con le spine —
ma lui sa come mandare segnali ai tuoi morti.

Vicino, non visto, c'è un grumo di batteri.

Intanto, lo scorpione comincia a sognare,
comincia ad affondare sempre più nella tua pelle —


Where a Scorpion Sleeps — Tête Fantastique

Tic tac toe, your brain is full of crosses and o's —
a graveyard full of dead friends.

A scorpion sleeps on your left eye
and your left ear is a worm.

Your voice, a sirena in disguise,
escapes with her three eyes, her three noses
and a fish hook strapped to her head.
Who will she catch now?

There is so much space within your dreams,
space enough for agave flowers to grow and grow —

Tic tac toe, a man holds up a leaf
larger than himself, a leaf so hairy and prickly
he struggles against the thorns —
but he knows how to signal to your dead.

Nearby, a lump of bacteria lies unnoticed.

Meanwhile, the scorpion begins to dream,

begins to sink deeper into your skin —

da Poppies in Translation, Carcanet press, Manchester, 2015
 
(Il testo è riprodotto su gentile concessione dell’autrice)

lunedì 11 aprile 2016

MVL teatro: Gli Innamorati e il loro bisticci al Teatro Vascello

  Maria Cristina Reggio
L'amore è un gioco? Secondo Goldoni e la regista Andrée Ruth Shammah pare proprio di sì. Una scena elegante, quasi di memoria viscontiana e che narra con le sue crepe e a tinte smorzate, una  sobria ricchezza in rovina, fa da sfondo a personaggi de Gli Innamorati (al Teatro Vascello), vestiti tutti con le diverse tonalità dei bianchi e  all'eterna storia di due giovani  amanti tra cui si insinua una dispettosa quanto ben nota gelosia. Tutto è a tinte chiare, tonale come una tavolozza pittorica tipicamente italiana, compreso l'adattamento drammaturgico di Vitaliano Trevisan che, pur non avendo bisogno di alleggerire la già lieve trama borghese goldoniana, la arricchisce di punteggiature di teatro nel teatro che ammiccano con intelligenza divertita agli spettatori. Nessuna introspezione psicologia, ma solo tipi: nonostante tutti siano vestiti di bianco, ciascun personaggio  è immediatamente riconoscibile per via di una propria postura caratteristica e individuante, frutto senz'altro di un disegno registico estremamente rigoroso che ha deciso anche con estrema precisione le diverse coreografie di ogni scena: infatti si può in questo caso parlare proprio di coreografie, perché il corpo di ogni attore plasma  con i suoi gesti e movimenti il personaggio in ogni singola scena.

Marina Rocco nei panni di Eugenia, vestita con un abito di tulle simile a quelli di certe bambole parenti di Barbie, ha la gestualità  infantile tipica di una adolescente sdilinguita che ricorda le sit- com televisive. Con piglio sapiente e affidandosi, tramite l'impostazione registica,  a un notevole talento naturale, inventa un repertorio finito di figure: fa le faccette, si butta per terra, si strappa i capelli e gesticola simpaticamente in un modo che sembra avere poco a che fare con il teatro, ma che immediatamente attraggono verso di sé l'entusiasmo partecipe della platea, al punto da far quasi credere di sentire il sottofondo delle risate preregistrate tipiche di certe commedie televisive.  I  bisticci tra Eugenia e Fulgenzio- Matteo De Blasio, il suo fidanzato, seduti ambedue ai lati opposti di un ideale segmento, si dipanano con un ritmo crescente, in cui il dialogo si alterna continuamente all'abbraccio e alla rissa fino a  interrompersi,  ogni volta,  per via di una  nuova, piccola sorpresa che muove,  con andamento ondulatorio, le sorti dell'intreccio, piuttosto scontato, a dire il vero. Infatti i due si amano, poi si lasciano, poi si riprendono, poi lei si promette a un altro, ma la di lei saggia sorella Lisetta (una Elena Lietti deliziosamente minimalista che incarna anche una elegantissima quanto stralunata Clorinda) convince quest'ultimo a sciogliere il fidanzamento in favore dell'unico amato Fulgenzio.

C'è da ridere parecchio, a vedere questa bagarre amorosa per la quale i consigli più saggi vengono spesso dai più semplici, incarnati dai servi (come il puntuale Succianespole di Andrea Soffiantini) : un amore che conduce sempre dritto filato verso nozze che rendono finalmente agiata la vita della giovinetta la cui famiglia è ridotta sul lastrico da un vecchio zio sperperatore. Nel Settecento Goldoni metteva al centro, seppur con estrema destrezza e sagacia, quello stesso sentimento- chiave che non conosceva ancora il romanticismo e che oggi viene considerato, con estrema serietà, come fondativo di ogni legame di tipo matrimoniale, e tratteggiava invece come uno sfondo tenue il tema dei vincoli economici, che, paradossalmente, proprio in una società contemporanea che afferma di credere fermamente nell'amore, oggi sono assurti a oggetto centrale di un diritto acquisito e reclamato a viva voce dagli  aspiranti a ogni tipo di unione matrimoniale, anche quando si chiama solo civile.

GLI INNAMORATI, di Carlo Goldoni regia di Andrée Ruth Shammah, produzione Teatro Franco Parenti.
fFno al 17 aprile al Teatro Vascello,  dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 18
biglietti scontati per i soci di Monteverdelegge esibendo la tessera

martedì 5 aprile 2016



La Gattomerlino presenta Tutto ricomincia,  un testo chiave per introdurre alla poetica di Eleanor Wilner.
Le traduzioni sono curate dal Laboratorio di Traduzione di Plautilla e sono di Adelaide Basile, Fiorenza Mormile,
Anna Maria Rava, Anna Maria Robustelli, Paola Splendore, Jane Wilkinson.