lunedì 18 aprile 2016

Arte e poesia: Sujata Bhatt su un’opera di WOLS

            


WOLS,Tête fantastique, 1936-37
Karin und Uwe Hollweg Sammlung ©VG.












Sujata Batth

Dove dorme lo scorpione — Tête Fantastique


Tris! Hai il cervello pieno di cerchi e di croci —
un cimitero pieno di amici morti.

Uno scorpione dorme sul tuo occhio sinistro
e il tuo orecchio sinistro è un verme.

La tua voce, una sirena travestita
fugge con tre occhi, tre nasi
e un amo attaccato alla testa.
Chi catturerà adesso?

C'è tanto spazio dentro i tuoi sogni,
tanto da far crescere fiori di agave all'infinito —

Tris! Un uomo solleva una foglia
più grande di lui, una foglia così pelosa e pungente
che deve lottare con le spine —
ma lui sa come mandare segnali ai tuoi morti.

Vicino, non visto, c'è un grumo di batteri.

Intanto, lo scorpione comincia a sognare,
comincia ad affondare sempre più nella tua pelle —


Where a Scorpion Sleeps — Tête Fantastique

Tic tac toe, your brain is full of crosses and o's —
a graveyard full of dead friends.

A scorpion sleeps on your left eye
and your left ear is a worm.

Your voice, a sirena in disguise,
escapes with her three eyes, her three noses
and a fish hook strapped to her head.
Who will she catch now?

There is so much space within your dreams,
space enough for agave flowers to grow and grow —

Tic tac toe, a man holds up a leaf
larger than himself, a leaf so hairy and prickly
he struggles against the thorns —
but he knows how to signal to your dead.

Nearby, a lump of bacteria lies unnoticed.

Meanwhile, the scorpion begins to dream,

begins to sink deeper into your skin —

da Poppies in Translation, Carcanet press, Manchester, 2015
 
(Il testo è riprodotto su gentile concessione dell’autrice)

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