mercoledì 13 agosto 2014

Quanto costa un ebook? L'attacco di Amazon, le ragioni degli editori

Maria Teresa Carbone
Non contenta della sua lunga battaglia con Hachette, adesso Amazon parte all'attacco contro Disney, bloccando la vendita di alcuni fra i suoi titoli più appetitosi in dvd e blu-ray, tra cui Captain America. The Winter Soldier e Muppets Most Wanted. Secondo Ben Fritz e Greg Bensinger del Wall Street Journal, però, non si tratta solo di una questione di prezzi, come nel caso della contesa che oppone la società di Seattle al grande gruppo editoriale. Qui la posta in gioco comprenderebbe la promozione e il product placement sul sito di Amazon, ma per saperne di più, si dovrà vedere quali saranno le contromosse della Disney.
Bezos contro tutti, o quasi, comunque. Anche la contesa con Hachette, uno dei tormentoni di questa travagliata estate 2014, del resto, non accenna a estinguersi.  Un nuovo capitolo si è infatti aggiunto nelle ulime ore alla saga. Se è impossibile sapere quanti messaggi Michael Pietsch, amministratore delegato di Hachette, ha ricevuto dopo che l'altro giorno Amazon ha divulgato il suo indirizzo email, invitando i lettori a protestare per una politica di prezzi sugli ebook secondo Seattle irragionevole, quello che è certo è che a due giorni dalla provocazione della società di Bezos, Pietsch ha deciso di rispondere ai lettori, spiegando punto per punto le ragioni del suo gruppo editoriale
Dopo avere precisato che “oltre l'ottanta per cento degli ebook pubblicati da Hachette non costano più di 9 dollari e 99” (il prezzo che, secondo Amazon, dovrebbe rappresentare il tetto dei libri digitali) e che “quelli più cari costano meno della metà dei corrispondenti libri di carta”, Pietsch arriva al nodo della questione: è vero che gli ebook hanno prezzi industriali minori rispetto ai libri tradizionali (non ci sono le spese di carta, di stampa, di magazzino), ma è anche vero che “gli editori investono pesantemente in ogni libro, spesso per anni, prima di averne dei ricavi”.
E sul prezzo degli ebook – scrive in sostanza l'ad di Hachette Usa – non possono non incidere questi investimenti, che comprendono le royalties agli autori, l'editing, il marketing – insomma, tutto quanto fa di un editore, appunto, un editore. Ragioni, quelle di Pietsch, condivise non solo dalle altre case editrici, ma anche da moltissimi scrittori, come testimonia la lettera-manifesto a cui hanno dato il loro sostegno firme notissime, come Stephen King, Scott Turow, John Grisham, Donna Tartt.
A questo punto, tocca a Bezos rispondere alle accuse che gli sono state rivolte, prima fra tutte quella di avere cercato non il meglio per i clienti (come si vanta di fare Amazon), ma maggiori profitti e una quota di mercato ancora più grande. Lo farà?
@mtcarbone

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