mercoledì 26 maggio 2010
Cineclub: Il giardino delle vergini suicide
Uscito nel 1999, Il giardino delle vergini suicide, esordio alla regia di Sofia Coppola, è tratto dal quasi omonimo romanzo di Jeffrey Eugenides (Le vergini suicide, Mondadori 1994). Come il libro, anche il film mescola i toni, di volta in volta elegiaci, comici, feroci, e punta sulle atmosfere più che sulla trama. Affascinata - come testimoniano anche i film successivi - da quello che il critico Emanuele Boccianti ha definito nel sito Offscreen "l'istante zero del percorso di crescita di una donna", la regista americana riprende lo spunto offerto da Eugenides ricostruendo gli ultimi mesi di vita delle cinque sorelle Lisbon attraverso gli occhi e le voci di un gruppo di ragazzi del vicinato affascinati da queste ragazze belle e infelici. Una sorta di coro greco insieme dolente e distaccato che, per citare la critica Michiko Kakutani nella sua recensione del romanzo sul New York Times, ha l'effetto di "trasportarci in quel mitico regno dove è il fato, non il senso comune o la psicologia, a dettare legge".
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