domenica 2 maggio 2010
Lessico famigliare di Natalia Ginzburg
Lessico Famigliare di Natalia Ginzburg (pubblicato da Einaudi nel 1963; altre edizioni: 1963 - Supercoralli; 1986 - Gli Struzzi) descrive dall'interno la vita quotidiana della famiglia Levi, famiglia d’origine della Ginzburg. Sullo sfondo, una Torino caratterizzata dai drammatici avvenimenti del Novecento dagli anni '30 in poi: il fascismo, la persecuzione razziale, la guerra, il dopoguerra. Natalia, l’ultima dei cinque figli Levi, è la voce narrante. Con assoluto rispetto della verità e, per certi versi, mantenendo l’incanto della fanciullezza, il testo - più che un’autobiografia - è un insieme di ricordi, che il trascorrere del tempo può avere reso imprecisi, labili. Un libro della memoria che, con dolcezza e ironia, racconta l'amore incondizionato che lega una famiglia tristemente separata dalla guerra, ma a cui basta risentire qualche modo di dire o parola “famigliare” per tornare a sentirsi unita. Vincitore del Premio Strega, il libro ottenne da subito un grande successo. Interessante sia la recensione su agora magazine editoriale che un articolo della scrittrice sul blog apienavoce.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
'Lessico famigliare' non è una lettura da perderci il sonno. Non entusiasma per la forza delle metafore o la bellezza dello stile. Eppure è una lettura sconvolgente. Perché? Semplicemente perché con la leggerezza e l'allegria delle voci dell'infanzia mette a tacere le brutture di quasi mezzo secolo. Torture, lutti, ansie e persecuzioni riversatesi su buona parte dell'intellighenzia nostrana, quando andavano di moda le marce sotto un balcone.
RispondiEliminaciao, giovanni