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C'è ben poca felicità in
Happiness di
Todd Solondz, che grazie a (o per colpa di) questo film, uscito nel 1998, si è fatto conoscere come gelido osservatore delle "viscere oscure dei
suburbia americani". Come nota la breve
recensione del blog
Cinemascope, "Solondz piccona l'umanità contemporanea con il ghigno e la freddezza dei serial killer più efferati, filmando l'infilmabile", anche se "... la cosa sconcertante è che a volte si ride anche". Di recente il regista ha girato una sorta di sequel di
Happiness, riprendendo gli stessi personaggi, ma affidandone l'interpretazione a attori diversi: il film -
Life in Wartime in originale,
Perdona e dimentica nella versione italiana - è attualmente in programmazione nelle sale. Tra le numerose recensioni online, da segnalare l'
articolo uscito nel sito
La linea dell'occhio, a firma di Paolo Fregomeni. Molto interessante anche l'
intervista (in inglese) allo stesso Solondz pubblicata dal quotidiano "The Independent".
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