L’invito che il Teatro Vascello rivolge ai cittadini romani è a non essere Mai più soli: se infatti il teatro è, per definizione, luogo di condivisione per la comunità, il “nostro” teatro è anche uno spazio in cui si gli abitanti di questa metropoli e del microcosmo di Monteverde si danno appuntamento, si incontrano, e vivono insieme l’esperienza di tanti spettacoli memorabili di prosa, danza e musica, e non solo. Anche quest’anno il programma è ricco di proposte interessanti, ma c’è un cambiamento che riguarda solamente l’orario del Sabato, che viene anticipato alle 19, orario anglosassone che consente agli spettatori di cenare, dopo, con gli amici.
La stagione è già stata inaugurata il 16 settembre con Moni Ovadia, che tornerà a febbraio 2020 e, per quanto riguarda la prosa, la lista dei registi e attori che si alterneranno sul palco è lunghissima, con Fabrizio Gifuni, Marco Paolini, Roberto Latini, Scimone e Sframeli, Jan Fabre, il duo Rezza-Mastrella fra tanti altri, e con un giovane regista, Giovanni Orloleva, segnalato dalla Biennale Teatro Venezia 2018, mentre, con la consueta attenzione di questo teatro per la drammaturgia italiana contemporanea andranno in scena a maggio due testi di giovani autori, uno di Marco Andreoli e l'altro di Davide Sacco.
Ci saranno focus dedicati alla danza, con - per esempio - il Balletto di Roma a ottobre e il progetto europeo Dancing Partners ad aprile 2020, mentre una particolare attenzione, come sempre, è dedicata alla musica con il Circolo Gianni Bosio, la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia e tanti altri musicisti, come Cinzia Merlin, virtuosa pianista che accompagnerà ad aprile una interpretazione messa a punto da Manuela Kustermann su alcune pagine delle Metamorfosi di Ovidio. Per i bambini è sempre viva la sezione speciale Vascello dei Piccoli, nella quale si può già segnalare, a dicembre, uno “spettacolo per tutti” - tra danza e circo - L’uomo calamita del Circo El Grito.
Nella newsletter di Monteverdelegge si potrà sempre consultare la programmazione dettagliata, ma per ora si può anticipare l’apertura di ottobre con uno spettacolo sulla realtà aumentata in cui vanno in scena le nuove tecnologie, Hu Robot di Ariella Vidach e Claudio Prati (dal 4 al 6 ). Segue il regista e artista visivo belga Jan Fabre che porta il suo Giornale Notturno interpretato da Lino Musella per il Roma Europa Festival (dall’11al 13) e, a seguire, un focus su Roberto Latini fino al 20 ottobre, che inizia il 14 con una serata in cui l'attore darà voce, con La delicatezza del poco e del niente, alla poesia di Mariangela Gualtieri. Dal 24 al 27, infine, si potrà assistere, nell'ambito della sezione Venezia a Roma, al Saul, un allestimento in cui il giovane regista già segnalato, Giovanni Ortoleva, riscrive la storia del mitico re biblico, ispirandosi a Gide.
Dunque ci si vede a teatro: se ne parla prima, ci si accorda per andare insieme, ci si incontra all’uscita e si discute, anche, seduti ai tavolini del caratteristico Art Theatre BioBistrò, oppure da Plautilla, la bibliolibreria gratuita per tutti i lettori di Monteverde, allestita presso il DSM in Via Colautti 28.
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