venerdì 1 febbraio 2013
Una cento mille Plautille
Maria Teresa Carbone
Vorrei ringraziarvi per essere qui e soprattutto vorrei ringraziare Nicola Zingaretti, che a questo incontro sul mondo del libro ha invitato Monteverdelegge in rappresentanza dei lettori. In realtà, forse temerariamente, diremo qualche parola anche a nome dei non lettori, ma prima vorrei presentare la nostra associazione, perché immagino che non molti qui sappiano cosa è Monteverdelegge. Il nostro nucleo principale di attività è un gruppo di lettura che dall'autunno 2008 si incontra una volta al mese presso il Centro diurno Giovagnoli del Dipartimento di salute mentale della ASL Roma D. Ogni anno scegliamo un tema (quest'anno per esempio è il lavoro) e man mano costruiamo un percorso di libri, selezionati in modo libero, affiancando classici e testi recenti. Ciascuno legge il libro per conto proprio e poi porta all'incontro mensile il personalissimo rapporto che ha stretto con il testo. Non ci sono maestri, non è obbligatorio intervenire, non è obbligatorio leggere tutto il libro. Capita perfino che qualcuno intervenga, avendo letto solo il titolo e lanci sollecitazioni interessanti per chi non ha perso una singola parola. Del gruppo di lettura fanno parte per lo più abitanti di Monteverde, e fra loro gli operatori e gli ospiti del Centro diurno del Dsm. L'incontro con persone per le quali la lettura equivale spesso a un faticoso corpo a corpo con la pagina scritta è stato un elemento determinante nella crescita della nostra associazione, ci ha costretto a riflettere su cosa vuol dire leggere, ad andare oltre lo stereotipo della divisione verticale fra lettori e non lettori che ci viene ciclicamente riproposto dai media quando vengono diffusi i dati sulla lettura in Italia. È vero, in Italia si legge poco, ma quello che non si dice quasi mai è che non si nasce lettori, che la lettura è una pratica gratificante sì, ma impegnativa, che richiede allenamento, tempo, concentrazione. Merci rare per tutti, di questi tempi. Come ha scritto Alan Bennett nel suo La sovrana lettrice, la lettura è un muscolo, da riscaldare e, appunto, allenare come tutti i muscoli. Forse suona bizzarro, ma in un certo senso i gruppi come Monteverdelegge sono piccole palestre, dove la porta è aperta a tutti, neofiti ed esperti, e dove tutti, neofiti ed esperti, hanno qualcosa da imparare, su un certo libro e, al tempo stesso, su un modo di stare insieme basato sul rispetto, la condivisione, l'ascolto.
È del resto proprio l'ascolto di letture diverse della stessa pagina scritta a innescare una nuova attenzione nei confronti non solo del testo, ma di chi ci sta vicino.
In questi quattro anni abbiamo varato diversi progetti rivolti anche a chi non fa parte del nostro gruppo di lettura. Qui ne voglio citare due: nel 2012 con “Un libro un quartiere” abbiamo invitato tutti gli abitanti di Monteverde a leggere o rileggere in uno stesso arco di tempo Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini; all'iniziativa hanno collaborato le scuole, le biblioteche, le librerie di quartiere, i centri anziani, il Centro Alzheimer, e la maratona di lettura integrale del romanzo che abbiamo tenuto un anno fa al Teatro Vascello ha visto un flusso ininterrotto di lettori e di pubblico dalle quattro del pomeriggio all'una di notte! Il secondo progetto è recentissimo: lunedì scorso abbiamo inaugurato Plautilla, la prima bibliolibreria gratuita in Italia, un posto dove è fin d'ora possibile portare libri, prendere libri, scambiare libri del tutto liberamente e dove intendiamo organizzare presto letture settimanali ad alta voce, un buon modo di riscaldare quel certo muscolo così spesso atrofizzato. Ma soprattutto vorrei sottolineare che Plautilla ha sede in una sala del Dipartimento di salute mentale e che a gestire la libreria sono gli operatori e gli ospiti del Centro diurno insieme a Monteverdelegge. Lo voglio sottolineare perché è una cosa importante per noi, ma anche perché siamo convinti che spazi simili potrebbero essere aperti e sostenuti su scala regionale presso tutte le Asl con uno sforzo economico relativamente ridotto, mettendo in rete le diverse esperienze e sfruttando ambienti poco o niente utilizzati: una rete che, come è stato ed è per i nostri progetti, si colleghi con quanto già fanno biblioteche, librerie, centri e associazioni di vario tipo per rispondere a una domanda di cultura che vada oltre l'”evento” di un giorno. Un futuro governo regionale che, in parallelo a un rilancio del settore editoriale, si ponga come obiettivo la promozione della lettura, dovrebbe uscire fuori dalle piste più battute, muoversi sul lungo periodo, evitare modelli che si sono logorati con gli anni. Allenamento, tempo, concentrazione, non sono anche le doti necessarie a un lettore?
Quello proposto in questa pagina è il testo integrale dell'intervento di Maria Teresa Carbone, presidente dell'associazione Monteverdelegge, che il primo febbraio 2013 ha aperto un incontro su lettura e l'editoria organizzato durante la campagna elettorale di Nicola Zingaretti, oggi governatore della Regione Lazio.
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