La traduzione è impossibile, ma tanto meglio!
Yves Bonnefoy
Il prossimo 14 dicembre, al Casale dei Cedrati, Villa Pamphili, via Aurelia Antica 219, si svolgerà il secondo incontro del ciclo “Poeti che traducono poeti”. Da sempre i poeti trovano nella traduzione uno stimolo per la propria scrittura: tradurre è esercizio di impossibilità, tentativo irrealizzabile e necessario di portare il senso e il suono di una lingua in un’altra lingua, di ibridare due sensibilità in un testo nuovo. Questo è il filo che corre lungo il ciclo “Poeti che traducono poeti” ideato e curato da Maria Teresa Carbone per il Casale dei Cedrati in collaborazione con Monteverdelegge: alcuni autori di oggi dialogano con altri lontani nel tempo e nello spazio, mostrando come ogni traduzione sia insieme perdita e creazione.
Protagonista del secondo appuntamento è Valerio Magrelli, la cui attività di traduttore da sempre si affianca alla scrittura poetica, da Ora serrata retinae, Feltrinelli 1980, poi confluita in Le cavie. Poesie 1980-2018, Einaudi 2018, fino a Exfanzia, Einaudi 2022) e a quella in prosa (tra gli altri, Nel condominio di carne, Einaudi 2003 e 2024, e Geologia di un padre, Einaudi 2013). Ne sono esempio il lungo corpo a corpo con Mallarmé e il lavoro sul Misantropo di Molière (Mondadori 2025), accompagnato da un'Apologia della rima, che non può non rivelarsi tema di riflessione e di confronto con l’opera di Magrelli poeta.
14 dicembre 2025
h. 11.30 alle 13.00
Casale dei Cedrati, Villa Pamphili, via Aurelia Antica 219, Roma

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