La moda siamo noi, quello che vestiamo rivela chi siamo, la nostra identità. L’abito fa il monaco, eccome. Nella prima impressione, il rapporto tra apparenza e sostanza si ridefinisce sempre di più a favore della prima, l’elemento più visibile che spesso non nasconde, ma rivela la seconda. Dopo mesi in pigiama e vestiti comodi in cui al massimo a essere curato è stato un mezzobusto per le dirette online, come ci presentiamo alla prova del “dopo”? Scherzi a parte, un settore chiave del Made in Italy è stato fortemente scosso dalla pandemia e la crisi, specialmente tra i piccoli e medi artigiani dilaga. Il sistema andrà ripensato, così com’è non è più sostenibile. Lo ha dichiarato anche Re Giorgio (Armani, e chi altro?). Tutti i processi di cui avevamo intravisto i primi cenni prima del lockdown hanno subito un’accelerazione vorticosa, primo fra tutti l’uso della tecnologia. La moda per tradizione è stata anticipatrice di tendenze, vediamo come se la caverà questa volta.
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