Film predittivo, al pari di 1984, di fantapolitiche svolte della società futura, sottolinea lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo. In tutta la vicenda l'onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione ad una ebete sudditanza nei confronti del potere. I libri, sovversivi per definizione, a meno che non siano come da normativa, non stampati, costituiscono una possibile via di fuga verso nuovi orizzonti... (da Fahrenheit 451, scheda di Wikipedia.it)
Sulla base della teoria del cinéma des auteurs di François Truffaut stesso, Fahrenheit 451è un buon film, anche se è l'unico che il regista avrebbe voluto disconoscere... (da Fahrenheit 451, recensione in inglese all'interno del sito Old School Reviews di John Nesbitt).
sabato 2 ottobre, alla prima riunione post-estiva del gruppo di lettura, ho notato un paio di cose interessanti. La prima riguarda la partecipazione: siamo sempre più numerosi, sempre più attenti, sempre più coinvolti con la struttura gruppale pre-esistente, abitata da chi in via Colautti è di casa (operatori e utenti del DSM). La seconda è relativa all'incastro di 2 mezzi e 2 linguaggi: cinema e letteratura. Chi ha visto il film 'F. 451', mentre parla del libro non può non pensare al doppio volto di Clarissa-Mildred e chi non l'ha visto guarda quasi con invidia i fortunati lettori e spettatori, immaginando il rosso fuoco dell'autopompa e la freddezza scandinava degli interni.
RispondiEliminaAl termine dell'incontro, porto a casa il ricordo di una frase buttata lì a bassa voce da uno dei presenti: "Mondo contro", ovvero la difficoltà e anche la fortuna di poter entrare in relazione con se stessi e con gli altri.
Grazie, Monteverdelegge, queste ore trascorse insieme sono un piccolo tesoro.
ciao, nanni64
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RispondiEliminaIl primo incontro post estate è stato bellissimo, partecipato e con molte
RispondiEliminavoci. Poi c'è stato un dolce donato con "dolcezza" da Simone (se non ricordo
male) che ha parlato dei pensieri che ogni tanto diventano prigioni e ci
imprigionano stretti: è vero, capita di sentirsi prigionieri di pensieri che
girano e girano e creano volute e spirali, e strade che sembrano senza
uscita, i labirinti. Per questo ci incontriamo, o anche per questo, per
trovare il filo di Arianna, che ci porta fuori, per questo ci raccontiamo.
E poi oggi abbiamo incontrato alcune poete (o poetesse, se preferite)
nell'ambito del festival Roma Poesia, curato dall'amica Franca Rovigatti e
dalla nostra Maria Teresa Carbone, che hanno fatto un lavoro complicatissimo
di organizzazione, faticoso e affascinante.
Abbiamo ascoltato alcune poesie dalle voci di Ida Travi, Maria Grazia
Calandrone, Vivian Lamarque, Maria Valenti e Francesca Genti, e io che non
sono una assidua frequentatrice di poesia mi sono innamorata, ero così
emozionata da non riuscire a parlare, dovevo intrattenermi un po' con tutte
quelle parole dense, dovevo lasciarle scorrere e farle entrare, e farle
"riparlare".
Credo che il fatto che fossero tutte donne abbia dato un colore diverso dal
solito a questi incontri (per noi di Monteverdelegge c'era stata anche la
bellissima serata al Circolo delle Quinte), credo che sia scorsa un'energia
e una qualità emotiva che ho "riconosciuto" come mia, e qualcosa che ho
sentito come "verità".
Qualcuna ha detto che la poesia è "crudele" e che tale risulta a chi ha la
(s)ventura di essere accanto a chi la crea, o ne è il traduttore, il medium,
come se questa, la poesia, fosse nell'aria, in attesa che qualcuno se ne
avveda e la colga facendosene tramite. Che è un luogo di dolore, il centro
di una ferita. Ma anche molto altro ancora.
Mi rendo conto di stare parlando con una naiveté che potrà essere derisa, e
forse anche risultare sgradita. Ma è il mio modo di approcciare cose come
questa. Non è accademico, mi perdonerete. D'altronde è anche per questo
che Monteverdelegge mi piace.
E per finire desideravo ringraziare tutti, le poete, le organizzatrici, chi
è intervenuto, chi ha solo ascoltato, perché sento di aver ricevuto un
bellissimo dono
Chiedo scusa a tutte/i, ho fatto un pasticcio, la formattazione è sbagliata, non volevo postare come commento. Evidentemente non ricordo più come si fa.
RispondiEliminaComunque, spero di riuscire a rimediare per la prossima volta