Come abbiamo annunciato, il Premio Brancati - tra i più importanti e seri riconoscimenti letterari in Italia - ha invitato il gruppo di lettura di Monteverdelegge a far parte della giuria 2018, un impegno che ci onora e per il quale abbiamo partecipato alla segnalazione dei finalisti per le tre categorie: Narrativa, Poesia e Giovani. In questi giorni le liste sono state rese pubbliche e abbiamo avuto il piacere di scoprire che alcune nostre proposte sono tra le opere prescelte.
Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa ufficiale che designa i finalisti:
La Giuria della XLIX edizione del Premio Vitaliano Brancati
dedicato al grande scrittore dal Comune di Zafferana Etnea, composta da
esponenti della cultura letteraria italiana, vincitori delle edizioni
precedenti e gruppi di lettura scelti di anno in anno sull’intero
territorio nazionale, ha decretato i finalisti per le tre categorie: Narrativa,
Poesia e Giovani.
NARRATIVA
Michele Mari "Leggenda Privata” Einaudi
“Non c'è
scampo per chi scrive: anche se credevi di esserti già messo a nudo, il passato torna sempre. E stavolta chiede il
conto. Un'«autobiografia horror» in cui l'autore sfida se stesso
confrontandosi con il demone più forte di tutti: la letteratura.”
Figlio del designer Enzo Mari e della disegnatrice Iela Mari, insegna Letteratura italiana
all'Università Statale di Milano anche se dal 1992 risiede a Roma.
Collabora alle pagine letterarie di Repubblica, dopo aver scritto per anni sul Corriere
della Sera e sul Manifesto. Ha scritto numerosi romanzi, saggi e
ricevuto importanti premi letterari.
Wanda Marasco La compagnia delle anime finte” Neri Pozza
"Dalla collina di Capodimonte, la «Posillipo
povera», Rosa guarda Napoli e parla al corpo di Vincenzina, la
madre morta. Le parla per riparare al guasto che le ha unite oltre il legame di
sangue e ha marchiato irrimediabilmente la vita di entrambe”.
Scrittrice, attrice, regista e insegnante napoletana, i suoi due ultimi romanzi pubblicati da Neri
Pozza hanno avuto un grandissimo consenso e sono stati finalisti di alcuni premi
letterari.
Giorgio Falco "Ipotesi si una sconfitta" Einaudi
“Lo sgretolamento di un Paese
incarnato nel corpo e nella vita di un uomo.
Un magnifico romanzo sul lavoro, che
da narrazione epica diventa cronaca del fallimento.”
Lo scrittore nato ad Abbiategrasso è al suo settimo romanzo
dall’ esordio nel 2004. Dal 2009 collabora con Repubblica.
POESIA
Nino de Vita "Sulità”
Mesogea
Nino de Vita è riconosciuto come una
delle voci poetiche più interessanti e rigorose delle letteratura
contemporanea. Nel 1996, per la sua opera poetica, gli è stato assegnato il Premio "Alberto Moravia";
Sulità,
solitudini, si compone di venticinque racconti. In ognuno di essi, un
personaggio vive una sua solitudine, dolorosa come sono tutte le solitudini non
liberamente scelte
Guido Mazzoni "La pura superficie” Donzelli
È tra i fondatori del sito culturale «Le
parole e le cose». Insegna letteratura all’Università di
Siena.
“Un libro che parte dalle superfici
(i finestrini di treni e aerei, gli schermi dei media, le facce degli altri)
per ricercare la profondità. Un libro che
alterna testi in versi e testi in prosa per allargare i confini e il pubblico
della poesia.”
Franco Arminio "Cedi la
strada agli alberi" Chiarelettere
Poesie d'amore e di terra poiché il poeta, scrittore e
documentarista Franco Arminio è stato spesso definito “paesologo”, e tutta la
sua opera è permeata da una profonda passione, vissuta in prima persona in
Irpinia.
Claudio Volpe "La traiettoria
dell’amore” Laurana
Ventotto anni, nato a Catania, vive a
Roma, Claudio Volpe ha già presentato due romanzi al Premio Strega, curato
raccolte e scritto “Raccontami l’amore” sui temi dell’omosessualità e della
violenza sulle donne.
“Sii vivo, sii vero, sii felice. E non
preoccuparti se non riuscirai ad accettare il peso della tua vita. Non è
accettarsi che ci aiuterà ad andare avanti.
Accettarsi spesso non serve a nulla”.
Anna Giuricovich Dato "La
figlia femmina" Fazi
Anche Anna Giurickovic Dato è nata a
Catania e vive a Roma, “La figlia femmina”
è il suo romanzo d’esordio, ambientato tra Rabat e Roma,
racconta una perturbante storia familiare, in cui il rapporto tra Giorgio e sua
figlia Maria nasconde un segreto inconfessabile.
Nicola Cosentino "Vite e morte delle Aragoste" Voland
Nato a Praia a Mare nel 1991, vive a
Cosenza, dove cura per l’Università della
Calabria un progetto di ricerca sulle distopie contemporanee. Questo è il suo
secondo romanzo.
“Tra la provincia calabrese e Roma, tra sogni di gioventù,
appartamenti condivisi, viaggi, storie d’amore,
ambizioni letterarie, legami che nascono e rapporti che si sfaldano, Antonio e
Vincenzo attraversano insieme gli anni del liceo e dell’università,
fino ad arrivare alla soglia dell’età adulta.”
***
La Giuria avrà quattro mesi di tempo per decidere chi sarà il
vincitore di ciascuna categoria che sarà premiato durante una cerimonia a
Zafferana Etnea il 29 settembre.
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