giovedì 30 settembre 2010

Tre link su "Fahrenheit 451" di François Truffaut

Alla metà di giugno del 1970, François Truffaut apprendeva dai quotidiani che “La Cause du peuple”, giornale della sinistra proletaria, di cui il filosofo Jean-Paul Sartre aveva appena assunto la direzione, era stato posto sotto sequestro e che la polizia arrestava ed incriminava coloro che diffondevano la pubblicazione. Il 20 di giugno, Truffaut era così per strada, insieme a Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, a vendere il giornale ai passanti... (da Fahrenheit 451, minisito sul film a cura di ActivCinema)

Film predittivo, al pari di 1984, di fantapolitiche svolte della società futura, sottolinea lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo. In tutta la vicenda l'onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione ad una ebete sudditanza nei confronti del potere. I libri, sovversivi per definizione, a meno che non siano come da normativa, non stampati, costituiscono una possibile via di fuga verso nuovi orizzonti... (da Fahrenheit 451, scheda di Wikipedia.it)

Sulla base della teoria del cinéma des auteurs di François Truffaut stesso, Fahrenheit 451è un buon film, anche se è l'unico che il regista avrebbe voluto disconoscere... (da Fahrenheit 451, recensione in inglese all'interno del sito Old School Reviews di John Nesbitt).

martedì 14 settembre 2010

romapoesia: gravidanze

Mi piace molto questa idea del Festival come creatura, con tutto quel che comporta, come sento più che mai vicina la confessione sul tuo stallo giovanile (per me dura in parte ancora) tra la convinzione di essere un'artista e il non muoversi di pezza. Credevo di condividerla solo con Zeno!
Ciao
Fiorenza
romapoesia: gravidanze: "mai come quest’anno mi sono resa conto che il festival è ‘na creatura: e che pensarlo (concepirlo!), architettarne la struttura, non smett..."