Al centro degli incontri, cui partecipano persone attive in campi diversi, dalla scrittura all’arte, alla scienza, c’è un luogo, il bosco, che nelle sue declinazioni (selva, foresta, giungla…), si è rivelato agli umani come spazio di rigenerazione o di smarrimento: fonte di risorse, entità oscura, territorio magico del sogno.
Antonella Sbrilli è nata a Cortona, non distante dai boschi dell’Umbria, e vive a Roma, dove insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università Sapienza. Si è occupata di arte e paesaggio in epoca romantica e simbolista e della foresta "futura" dell’artista Katie Paterson. Ha ideato mostre su temi diversi, fra cui il rebus e la rappresentazione artistica delle 24 ore. Su quest’ultimo argomento, cura da anni un blog che ogni giorno segnala il racconto che si svolge in quella data. È redattrice delle riviste “Storia dell’arte” ed “Engramma” e ha collaborato alla rivista “Alfabeta” con la rubrica alfagiochi.