Il gruppo di lettura (2012-2013: il lavoro)
Primo Levi, La chiave a stella, 1978
Enza Bertoni
Il lavoro assente, i consumi improvvisamente contenuti, i conflitti nella nostra società, dove ci sono garantiti ed emarginati: tutto questo rappresenta un problema centrale, nodale, dei nostri tempi.
Rileggendo il libro di Primo Levi La chiave a stella molte sono le domande e le riflessioni che affiorano. Attraverso il racconto del protagonista Tino Faussone, tecnico piemontese, che gira il mondo a montare gru, strutture metalliche, ponti, con la sua "chiave a stella", lo scrittore contribuisce per contrasto a farci riflettere con leggerezza e ironia su quello che significa lavorare oggi, trentacinque anni dopo l'uscita del romanzo - quando non solo manca il lavoro, ma soprattutto non è curata la formazione, quando il problema del rapporto tra l'uomo e il lavoro è sempre più fragile e precario.
Certo oggi, i nostri giovani non possono dire come Faussone : "io, l'anima ce la metto tutta", poiché l'aria che si respira è quella della mancanza di certezze. Una situazione che provoca disagio, aggressività, violenza, violazione delle regole, richiesta di aiuto.