Purtroppo in italiano su WG Sebald c'è poco in rete: un articolo di Massimo Bonifazio uscito su "Alias", uno di Beppe Sebaste pubblicato sull'"Unità", l'immancabile (ma non molto ricca) voce di Wikipedia e poco più. Ma chi abbia dimestichezza con l'inglese ha a disposizione una quantità di materiali che consentono di approfondire (sul serio) la conoscenza di Austerlitz e del suo autore.
Due in particolare le pagine da cui partire: la home page del convegno WG Sebald: Works and Influences (marzo 2003, Davidson College), che contiene a sua volta una quantità di link utili, e i materiali proposti dalla "Threepenny Review" (una sorta di convegno online) all'indomani della morte dello scrittore (tra le voci chiamate a parlare di Sebald, Susan Sontag e Geoff Dyer). Utile "snodo" anche una pagina del sito A Piece of Monologue, che indirizza tra l'altro al saggio di James Wood su Austerlitz pubblicato dalla "London Review of Books". Infine, due blog più o meno interamente "sebaldiani": Vertigo e Stalking Sebald e un saggio di James Cowan, Sebald's Austerlitz and the Great Library (uno degli interventi del Davidson Symposium).