martedì 26 giugno 2018

Gruppi di lettura


Care amiche e cari amici di Monteverdelegge, si sono concluse le attività 2017/2018 e riprenderanno a ottobre con un nuovo ciclo di iniziative.
 Per celebrare il decimo compleanno dell'associazione, nata nell'autunno 2008, la prossima stagione porta una grande novità: il gruppo di lettura raddoppia e propone ai partecipanti due diverse opzioni. Accanto al gruppo "classico" del sabato mattina, che articola i suoi incontri intorno a un tema-guida (per il 2018/19 "L'altro/2", ritorno al filo conduttore del primo ciclo da una prospettiva diversa, dove si pone l'accento sull'idea di altro/avversario, sia esso esterno o interiore), nasce un secondo gruppo, intitolato "Libri nuovi" e dedicato alla produzione più recente, che si terrà il giovedì pomeriggio.
Rispettivamente i libri scelti sono  Un pallido orizzonte di colline di Kazuo Ishiguro (Einaudi); il libro è fuori commercio ma si trova facilmente nelle librerie on line.
 Chi lo desidera può inoltre leggere un breve saggio di Jean-Luc Nancy L'intruso (Cronopio). La discussione si svolgerà sabato 6 ottobre alle 11.00 da Plautilla.
Il secondo gruppo di lettura ha scelto Il sale di Jean-Bapstiste Del Amo (NEO) e l'incontro si terrà giovedì 18 ottobre alle 18.00, sempre da Plautilla.
Augurandovi una buona estate piena di letture interessanti e piacevoli, speriamo di vedervi numerosi nella prossima stagione e, a proposito dell'Altro, vi lasciamo con un racconto che lo esemplifica egregiamente. 

Fredrick Brown "La sentinella"





Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila  anni‐luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di  quella cui era abituato, faceva d'ogni movimento un'agonia di fatica. Ma dopo decine di  migliaia  d'anni,  quest'angolo  di  guerra  non  era  cambiato.  Era  comodo  per  quelli  dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si  arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e  tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai  sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché  c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della galassia...  crudeli schifosi, ripugnanti mostri.   Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile  colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano  cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E  adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.  Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e  spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di  infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.   Lontano  50mila  anni‐luce  dalla  patria,  a  combattere  su  un  mondo  straniero  e  a  chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.  E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico  emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.  Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo,  s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose,  con  solo  due  braccia  e  due  gambe,  quella  pelle  d'un  bianco  nauseante  e  senza  squame...  


Da: Fredrick Brown, Tutti i racconti, A. Mondadori Editore, 1992

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