Giovanna Nicolai
Care
amiche, cari amici,
è
troppo triste quello che è successo a Lisa Ginzburg, nostra amica
scrittrice che di recente, con un gesto di grande generosità, ha
donato parte del suo patrimonio di libri a Plautilla. La tragica
morte del suo sposo brasiliano Augusto Omolù rende il mondo più
povero e rende noi tutte e tutti che gli abbiamo voluto bene e che
continueremo a amarlo addolorati e schiaffeggiati per una violenza
che non conosce limiti. Per
questo il nostro circolo di lettura Monteverdelegge vuole stringere
in un forte abbraccio Lisa, Alina la sua bimba, i suoi parenti, gli
amici. Per questo ho l’onore di ricordarlo, come amica di Lisa e di
Augusto.
Augusto,
nato cinquant’anni fa a Salvador di Bahia, era un uomo stupendo,
che ballava come un angelo, e come un angelo sapeva esserti amico.
Augusto Omolù aveva iniziato a danzare negli anni ’70 con
l’ensemble Viva Bahia e nel suo percorso di artista e
coreografo esperto di tecniche afro-brasiliane aveva incontrato la
compagnia di Eugenio Barba. Con l’Odin Teatret, teatro stabile a
Holstebro in Danimarca militante e nomade nella ricerca antropologica
nel mondo, per lunghi anni Augusto ha condiviso la sua carriera di
attore, di coreografo e ballerino, di insegnante e ha portato nel
mondo le danze Orixas, scambievole contributo di alto livello
professionale.
Onore
e fortuna sono due parole che esprimo per aver conosciuto Augusto.