Fino a domenica pomeriggio - 6 ottobre sarà possibile assistere, al Teatro Vascello, a La Fabbrica dell'attore 50 anni di (R)esistenza. Non proprio uno spettacolo, anche se ne ha tutte le caratteristiche - progetto, drammaturgia, e regia di Manuela Kustermann- ma piuttosto un testimonianza. Necessaria, per un Teatro che non è solo tale, ma che è una memoria storica dell'esperienza teatrale di ricerca a Roma, in Italia e non solo, dagli anni '60 ad oggi. Sul tappeto e fondale sono proiettate centinaia di fotografie che raccontano le vite di tanti artisti che, con Manuela Kustermann e Giancarlo Nanni e hanno costruito l'avanguardia del secolo scorso, fondando prima il Teatro La Fede in via Portuense, e poi il Teatro Vascello, nato nel 1989 dalla ristrutturazione del vecchio cinema omonimo del 1946.
|
La Fabbrica dell'attore 50 anni di (R)esistenza, Foto Tommaso Le Pera |
Nei filmati d'epoca, fotografie e racconti narrati in scena dalla stessa Kustermann, Massimo Fedele, Gaia Benassi, Paolo Lorimer e dalla voce di Alkis Zanis, il pubblico può riconoscere, con qualche anno di meno, gli stessi attori che vede in carne ed ossa sul palco, ma anche tanti artisti della Scuola Romana, danzatori, personaggi dello spettacolo che hanno lavorato accanto alla coppia Nanni-Kustermann, e anche vedere le immagini del Vascello quando non era ancora un teatro, ma un enorme spazio vuoto, in attesa di diventare quella cavea che si affaccia sul palco. È un racconto da non perdere per chi ha vissuto questa storia come protagonista e come spettatore, ma anche e soprattutto per chi ne ha solo sentito parlare e per chi abbia voglia di fermarsi per due ore ad ascoltare e vedere cosa c'è dietro quella scritta Vascello che (R)esiste tutte le sere in Via Carini a Monteverde.