sabato 3 agosto 2013

Leggere è condividere, dieci Plautille a New York

Maurizio Caminito, grande esperto di tutto quello che ha a che fare con i libri, ci manda questa segnalazione, che i lettori di Monteverdelegge scopriranno con piacere: è infatti la conferma che il "modello Plautilla" va in giro per il mondo.
 
Quest’estate a New York, e precisamente in due quartieri della città: nel Lower East Side e nell’East Village, sono comparse misteriosamente dieci piccole, anzi piccolissime, biblioteche. Tutti si sono chiesti chi le avesse finanziate e promosse, visto che non comparivano in nessun programma ufficiale dell’amministrazione della città. Finalmente il mistero è stato svelato, anche attraverso un breve video (http://vimeo.com/71254919) che ne racconta il progetto e le finalità.
Intanto l’iniziativa ha un nome semplice e diretto: LITTLE FREE LIBRARY, quindi piccole biblioteche libere, in cui i libri si possono prendere e dare liberamente, senza iscrizione o tessera o altra formalità. L’idea della “biblioteca libera” non è nuova e si può ritrovare in alcune esperienze anche italiane, ma la particolarità del progetto newyorkese sta nel fatto che queste piccole librerie sono veramente piccole e inserite nel tessuto urbano, come istallazioni o oggetti di design a completa disposizione dei cittadini, senza alcuna mediazione. Lo slogan è infatti: “Take a book, leave a book”.
Il progetto è stato promosso dal PEN World Voices Festival e dalla Architectural League of New York (http://archleague.org/2013/05/little-free-library-nyc/). Ognuna delle dieci mini-biblioteche è differente dalle altre ed è frutto di una selezione tra ottanta proposte e idee sollecitate da un concorso dell’Architectural League di New York rivolto a giovani designers. I risultati sono tutti stimolanti e anche divertenti: attirano l’attenzione dei passanti e li coinvolgono in un gioco che ha un messaggio semplice, ma profondo: leggere è condividere.

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