giovedì 14 gennaio 2010

Ritorno a Mann

Aspettando di organizzare il secondo incontro - serale - sui Buddenbrook (se tutto va bene, entro la fine di gennaio), ecco una piccola lista di siti dove si trovano materiali interessanti sul libro e su Mann.
Si parte dalla voce italiana di Wikipedia dedicata al romanzo: è lunga e particolareggiata, anche se un po' superficiale, soprattutto nel riassunto della trama. Contiene comunque diverse informazioni utili e può servire come primo momento di approfondimento (ma le note bibliografiche siano inesistenti e i link esterni pochissimi).
Più breve e succosa questa scheda ancora sui Buddenbrook a firma di Luigi De Bellis, che comprende uno stralcio da un saggio del germanista Cesare Cases.
Poi I Buddenbrook in versione audio (ridotta), tratta dal "Terzo anello" di Radio Tre, con una introduzione di Bianca Maria Frabotta, che incorre in uno sbaglio storico-geografico nella prima frase (dice che i Buddenbrook sono prussiani) e rivela qua e là una conoscenza distratta del romanzo - definisce per esempio le mani dei Buddenbrook come mani di commercianti, inadatte all'esecuzione della musica: una imprecisione non da poco (basti rileggere quanto dice l'organista Pfuehl a proposito di Hanno: "Ha le mani dei Buddenbrook... I Buddenbrook arrivano tutti a prendere le none e le decime"), tenendo conto che il rapporto dei vari membri della famiglia con la musica è centrale nel libro e non si riduce alla contrapposizione rozzi mercanti-raffinati intellettuali.
A questo proposito di grande interesse è il saggio di Roberto Favaro intitolato L'ascolto del romanzo, in cui viene analizzato il tema musicale, che è appunto uno degli assi intorno a cui si fonda la struttura dei Buddenbrook.
Numerosissimi sono in Rete e su carta i testi che si concentrano su singoli aspetti, più o meno marginali, dell'opera di Mann (uno per tutti, in francese, Les affections bucco-dentaires dans l’oeuvre de Thomas Mann, di Liliane Van Besien e Yves Besien, dagli atti della Société française d'histoire de l'art dentaire). Impossibile elencarli qui tutti.
Da non mancare, in generale, la nota autobiografica di Mann (in inglese), in occasione del conferimento del premio Nobel, nel 1929. E chi conosce il tedesco potrà continuare la sua ricerca nel sito ufficiale dedicato a Thomas Mann, da cui si possono anche scaricare (a pagamento) i saggi dello scrittore. (Mentre chi lo desideri può leggere online la versione integrale dei Buddenbrook nella traduzione di Furio Jesi e Silvana Speciale Scalia).
Qui concludiamo segnalando il sito della Casa dei Buddenbrook a Lubecca e citando una frase di Claudio Magris nella sua introduzione al romanzo (edizione Grandi Libri Garzanti): "I Buddenbrook sono il più amabile e godibile dei libri di Mann, ma anche il più difficile, perché in esso la diagnosi politica e culturale è calata nel gesto quotidiano e nel dettaglio semplice, come accade nella vita; la profondità della riflessione è nascosta nella superficie, anziché essere semplicemente dichiarata, come avverrà più tardi in altri romanzi ideologici, apparentemente più complessi e in realtà più facili, perché tutti spiegati e sottolineati. È il libro della vita, della sua caducità pur così piena di senso; del suo trascorrere pieno di malinconia ma anche di grazia".
(Nella fotografia in alto, la targa sulla casa di Roma in via del Pantheon 57 - allora via di Torre Argentina - dove si trovava la pensione in cui Thomas Mann trascorse diversi mesi tra il 1896 e il 1897, dedicandosi alla composizione dei Buddenbrook).

1 commento:

  1. Prima o poi qualcuno mi spiegherà qual'è la differenza d'uso del blog rispetto a Facebook, che cosa scrivere dove. A me non è chiaro, come non mi è chiaro se le presenze sul blog corrispondono poi agli amici di Facebook, e viceversa. Per esempio non so se questo "post" sia più giusto sul blog o, al contrario, se dovrei andare su Fb.
    Comunque prima o poi...
    A proposito dell'interventone di Maria Teresa su Mann: mi è venuta voglia immediata di andare a guardare la targa di via di Torre Argentina (quante migliaia di volte sarò passata di lì senza vederla?). Saperlo arricchirà il luogo, addenserà significato e storia.
    Mi ha divertito molto l'idea di quel saggio sulle affezioni della bocca nell'opera di Mann. Che strana prospettiva!
    Quanto all'incontro di oggi su Kitchen, tante cose sono ovviamente rimaste in sospeso, ondeggianti nell'aria, forse anche un po' inafferrabili, lasciando un pizzico di frustrazione per non aver potuto approfondire ancora. Ma lì, nell'aria, ancora provocano pensieri, associazioni.

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